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silviasalis
Sindaca @comunedigenova 🏴
Commendatore della Repubblica🎖️
Atleta olimpica 🏟️
Il mio primo Confeugo da sindaca. Fiamma dritta, nonostante il vento: buon auspicio.
È un momento in cui Genova osserva se stessa e la sua storia, guarda negli occhi chi amministra, fa il punto della situazione senza giri di parole, con franchezza e senso di appartenenza.
Investiamo sul futuro, le nuove generazioni sono la risorsa più preziosa che abbiamo, ma senza uno sguardo attento al passato glorioso della nostra città e alle sue tradizioni non c’è modo di costruire un avvenire all’altezza di ciò che è stato.
Tra lingua genovese e italiano, ho risposto ai “mugugni”, una tradizione, ma anche un patto: questo è il momento in cui chi governa la città si mette in ascolto di chi la vive ogni giorno. Chi mugugna lo fa perché ha a cuore la città.
Raccolgo con grande emozione questo spirito, con la consapevolezza che amministrare significa fare delle scelte, assumersi responsabilità e lavorare ogni giorno anche per quei problemi che possono sembrare meno visibili, più piccoli, ma che per molti cittadine e cittadini valgono tanto.
Il mio primo Confeugo da sindaca. Fiamma dritta, nonostante il vento: buon auspicio.
È un momento in cui Genova osserva se stessa e la sua storia, guarda negli occhi chi amministra, fa il punto della situazione senza giri di parole, con franchezza e senso di appartenenza.
Investiamo sul futuro, le nuove generazioni sono la risorsa più preziosa che abbiamo, ma senza uno sguardo attento al passato glorioso della nostra città e alle sue tradizioni non c’è modo di costruire un avvenire all’altezza di ciò che è stato.
Tra lingua genovese e italiano, ho risposto ai “mugugni”, una tradizione, ma anche un patto: questo è il momento in cui chi governa la città si mette in ascolto di chi la vive ogni giorno. Chi mugugna lo fa perché ha a cuore la città.
Raccolgo con grande emozione questo spirito, con la consapevolezza che amministrare significa fare delle scelte, assumersi responsabilità e lavorare ogni giorno anche per quei problemi che possono sembrare meno visibili, più piccoli, ma che per molti cittadine e cittadini valgono tanto. ...
Oggi sono sulla copertina del Venerdì di Repubblica. Ecco che cosa scrive di me Francesco Bei, che ringrazio per la bella intervista, assieme a Luigi Narici per le splendide foto.
“La cosa che più fa impazzire la destra è che Silvia Salis non si fa trovare mai dove se l’aspettano. È una cattolica praticante, cosa che di certo l’ha aiutata a diventare sindaca avendo contro un avversario noto per essere un cattolico conservatore con otto figli. Però è a Genova, su impulso della sindaca, che partirà la sperimentazione per l’educazione sessuale e affettiva per trecento bambini della materna. Per dirne un’altra: è stata spesso attaccata perché troppo centrista e moderata, eppure era in prima fila in piazza tra i lavoratori dell’ex Ilva che manifestavano contro il governo, oppure con la fascia tricolore a salutare la partenza della Global Flotilla che faceva vela per Gaza”.
Qui trovate qualche passaggio dell’intervista, che potete leggere integralmente sul sito di Repubblica.
Oggi sono sulla copertina del Venerdì di Repubblica. Ecco che cosa scrive di me Francesco Bei, che ringrazio per la bella intervista, assieme a Luigi Narici per le splendide foto.
“La cosa che più fa impazzire la destra è che Silvia Salis non si fa trovare mai dove se l’aspettano. È una cattolica praticante, cosa che di certo l’ha aiutata a diventare sindaca avendo contro un avversario noto per essere un cattolico conservatore con otto figli. Però è a Genova, su impulso della sindaca, che partirà la sperimentazione per l’educazione sessuale e affettiva per trecento bambini della materna. Per dirne un’altra: è stata spesso attaccata perché troppo centrista e moderata, eppure era in prima fila in piazza tra i lavoratori dell’ex Ilva che manifestavano contro il governo, oppure con la fascia tricolore a salutare la partenza della Global Flotilla che faceva vela per Gaza”.
Qui trovate qualche passaggio dell’intervista, che potete leggere integralmente sul sito di Repubblica. ...
Abbiamo concluso una lunga maratona di consiglio, anche notturna, per approvare il bilancio del Comune di Genova, il primo da quando sono sindaca.
Voglio ringraziare tutte le persone che lo hanno reso possibile.
Ringrazio gli uffici per i loro sforzi, la loro professionalità e serietà. Li abbiamo sottoposti a un lavoro straordinario e meritano tutta la mia personale gratitudine, quella della nostra giunta e del consiglio.
Ringrazio gli assessori che hanno lavorato minuziosamente per realizzare questo documento di bilancio, e il vicesindaco Alessandro Terrile per il grandissimo lavoro di queste settimane.
Ringrazio la nostra maggioranza per questa prova di resistenza degna di un’Olimpiade: sono molto orgogliosa della compattezza e della resistenza anche fisica che abbiamo dimostrato, con grande senso di responsabilità, per arrivare all’approvazione del bilancio in tempi consoni, schivando tutti i tentativi di blocco dei lavori.
Sono davvero orgogliosa di quello che stiamo facendo, di come l’abbiamo fatto e di aver visto persone che si sono sacrificate giorno e notte anche fisicamente.
Ancora, un ringraziamento al presidente del consiglio comunale, Claudio Villa, alla vicepresidente Francesca Ghio, alla segreteria generale, agli uffici del consiglio, ai lavoratori e alle lavoratrici dell’aula, ai tecnici che ci hanno accompagnati fino al termine di questa maratona.
Infine, un ringraziamento anche ai consiglieri di minoranza, lasciando perdere le polemiche relative all’ostruzionismo che ci ha portato ad allungare enormemente i lavori, per le proposte che ci hanno fatto e abbiamo accolto e che ci aiuteranno a migliorare il nostro lavoro a servizio della città.
Visto il clima, avremmo potuto dare parere negativo su tutto, come spesso accade in altre situazioni, ma abbiamo deciso di non farlo: perché il bilancio è l’atto più importante che si vota in quest’aula e credo fosse necessario dare un segnale di distensione e di equilibrio.
Per me si tratta di una prima volta, sono davvero molto orgogliosa di quello che abbiamo fatto e di come lo abbiamo fatto.
Abbiamo concluso una lunga maratona di consiglio, anche notturna, per approvare il bilancio del Comune di Genova, il primo da quando sono sindaca.
Voglio ringraziare tutte le persone che lo hanno reso possibile.
Ringrazio gli uffici per i loro sforzi, la loro professionalità e serietà. Li abbiamo sottoposti a un lavoro straordinario e meritano tutta la mia personale gratitudine, quella della nostra giunta e del consiglio.
Ringrazio gli assessori che hanno lavorato minuziosamente per realizzare questo documento di bilancio, e il vicesindaco Alessandro Terrile per il grandissimo lavoro di queste settimane.
Ringrazio la nostra maggioranza per questa prova di resistenza degna di un’Olimpiade: sono molto orgogliosa della compattezza e della resistenza anche fisica che abbiamo dimostrato, con grande senso di responsabilità, per arrivare all’approvazione del bilancio in tempi consoni, schivando tutti i tentativi di blocco dei lavori.
Sono davvero orgogliosa di quello che stiamo facendo, di come l’abbiamo fatto e di aver visto persone che si sono sacrificate giorno e notte anche fisicamente.
Ancora, un ringraziamento al presidente del consiglio comunale, Claudio Villa, alla vicepresidente Francesca Ghio, alla segreteria generale, agli uffici del consiglio, ai lavoratori e alle lavoratrici dell’aula, ai tecnici che ci hanno accompagnati fino al termine di questa maratona.
Infine, un ringraziamento anche ai consiglieri di minoranza, lasciando perdere le polemiche relative all’ostruzionismo che ci ha portato ad allungare enormemente i lavori, per le proposte che ci hanno fatto e abbiamo accolto e che ci aiuteranno a migliorare il nostro lavoro a servizio della città.
Visto il clima, avremmo potuto dare parere negativo su tutto, come spesso accade in altre situazioni, ma abbiamo deciso di non farlo: perché il bilancio è l’atto più importante che si vota in quest’aula e credo fosse necessario dare un segnale di distensione e di equilibrio.
Per me si tratta di una prima volta, sono davvero molto orgogliosa di quello che abbiamo fatto e di come lo abbiamo fatto. ...
Da domani, mercoledì 17 dicembre, alle 15, l’atrio di Palazzo Tursi diventa la Casa di Babbo Natale. La sede del Comune, la casa di tutte e tutti i genovesi, per una settimana si apre alla meraviglia delle feste: un posto pensato soprattutto per bambine e bambini, per ricordarci ogni giorno il valore del futuro e della speranza.
Qui si potrà incontrare Babbo Natale da vicino, fare una foto con lui, portargli la letterina, partecipare ai laboratori con i suoi elfi: dalla decorazione dei biscotti alla creazione degli addobbi, tra luci, musica e animazioni per le famiglie.
La Casa sarà aperta fino al 24 dicembre: dal 17 al 19 nel pomeriggio, dalle 15 alle 18; dal 20 al 24 sia al mattino dalle 10 alle 13 sia nel pomeriggio dalle 15 alle 18.
Vi aspettiamo a Palazzo Tursi, in via Garibaldi 9, per vivere insieme la magia del Natale che sta arrivando.
Da domani, mercoledì 17 dicembre, alle 15, l’atrio di Palazzo Tursi diventa la Casa di Babbo Natale. La sede del Comune, la casa di tutte e tutti i genovesi, per una settimana si apre alla meraviglia delle feste: un posto pensato soprattutto per bambine e bambini, per ricordarci ogni giorno il valore del futuro e della speranza.
Qui si potrà incontrare Babbo Natale da vicino, fare una foto con lui, portargli la letterina, partecipare ai laboratori con i suoi elfi: dalla decorazione dei biscotti alla creazione degli addobbi, tra luci, musica e animazioni per le famiglie.
La Casa sarà aperta fino al 24 dicembre: dal 17 al 19 nel pomeriggio, dalle 15 alle 18; dal 20 al 24 sia al mattino dalle 10 alle 13 sia nel pomeriggio dalle 15 alle 18.
Vi aspettiamo a Palazzo Tursi, in via Garibaldi 9, per vivere insieme la magia del Natale che sta arrivando. ...
Oggi abbiamo riaperto tre piazze del nostro centro storico, che tornano a respirare: a poca distanza da via Balbi, abbiamo restituito alla città piazza delle Marinelle, piazza delle Monachette e piazza Tenedo.
Sono lavori iniziati sotto la precedente amministrazione, ma erano cantieri fermi e i cittadini ci hanno chiesto di concluderli: lo abbiamo fatto. Perché riportare vita, luce e presenza in questi spazi significa dare ossigeno a un pezzo di città che lo chiedeva da tempo.
Sono tre interventi diversi, ma accomunati dalla stessa idea: cultura, sport, socialità. Piazza Marinelle per eventi e spettacoli all’aperto, piazza Monachette per il gioco con campi da mini basket e mini volley, piazza Tenedo per fitness e verde.
Un investimento da 970.000 euro, finanziato in gran parte con fondi PINQuA/PNRR, che diventa anche un passo in avanti nel percorso partecipativo “Fuori dal Comune”: perché la rigenerazione non è solo lavori, ma anche ascolto, co-progettazione e gestione condivisa con cittadini, associazioni e realtà del quartiere.
Vogliamo che questi spazi tornino a essere vissuti bene: da chi ci abita, dai genovesi e dai turisti. Un ringraziamento a tutti gli assessori coinvolti, al Municipio, a chi ha lavorato per far tornare a vivere queste piazze, a tutte e tutti i cittadini che stimolano l`amministrazione per fare sempre meglio.
Oggi abbiamo riaperto tre piazze del nostro centro storico, che tornano a respirare: a poca distanza da via Balbi, abbiamo restituito alla città piazza delle Marinelle, piazza delle Monachette e piazza Tenedo.
Sono lavori iniziati sotto la precedente amministrazione, ma erano cantieri fermi e i cittadini ci hanno chiesto di concluderli: lo abbiamo fatto. Perché riportare vita, luce e presenza in questi spazi significa dare ossigeno a un pezzo di città che lo chiedeva da tempo.
Sono tre interventi diversi, ma accomunati dalla stessa idea: cultura, sport, socialità. Piazza Marinelle per eventi e spettacoli all’aperto, piazza Monachette per il gioco con campi da mini basket e mini volley, piazza Tenedo per fitness e verde.
Un investimento da 970.000 euro, finanziato in gran parte con fondi PINQuA/PNRR, che diventa anche un passo in avanti nel percorso partecipativo “Fuori dal Comune”: perché la rigenerazione non è solo lavori, ma anche ascolto, co-progettazione e gestione condivisa con cittadini, associazioni e realtà del quartiere.
Vogliamo che questi spazi tornino a essere vissuti bene: da chi ci abita, dai genovesi e dai turisti. Un ringraziamento a tutti gli assessori coinvolti, al Municipio, a chi ha lavorato per far tornare a vivere queste piazze, a tutte e tutti i cittadini che stimolano l`amministrazione per fare sempre meglio. ...
Sono tornata ieri sera da Bruxelles per una missione istituzionale di due giorni tra Commissione e Parlamento europei. Un’occasione importante per rafforzare il dialogo con l’UE e portare al centro le priorità di Genova in questa fase di grande trasformazione.
Ieri ho incontrato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, e il commissario al Trasporto e al Turismo sostenibile Apostolos Tzitzikostas. Abbiamo parlato dei progetti in corso, delle opportunità del Pnrr e del ruolo che i fondi europei possono avere per lo sviluppo economico, infrastrutturale e culturale della nostra città.
Il primo giorno, insieme all’eurodeputato ligure Brando Benifei, ho incontrato anche il vicepresidente della Commissione, Raffaele Fitto, il commissario per lo Sport, la cultura e giovani, Glenn Micallef, la presidente del Comitato delle Regioni Kata Tüttő e il sindaco di Atene; Charis Doukas.
A Bruxelles abbiamo affrontato anche il tema delle politiche migratorie, che i Comuni vivono ogni giorno, soprattutto nella gestione dei minori non accompagnati. È un ambito che richiede risposte europee più solide e meno condizionate dalle contrapposizioni politiche.
La visita si è conclusa con la cerimonia di Aces Europe, dove ho avuto il piacere di premiare i Comuni della Valle Stura - Campo Ligure, Masone e Rossiglione - proclamati European Community of Sport 2026. Un riconoscimento che valorizza sport, turismo e una visione di sviluppo attenta alla qualità della vita.
Questi giorni a Bruxelles confermano una scelta chiara: costruire connessioni solide con l’Europa. Perché l’Europa è una risorsa, e perché i fondi europei devono restare davvero accessibili ai Comuni, gli unici in grado di trasformare le opportunità in progetti concreti per le persone.
Sono tornata ieri sera da Bruxelles per una missione istituzionale di due giorni tra Commissione e Parlamento europei. Un’occasione importante per rafforzare il dialogo con l’UE e portare al centro le priorità di Genova in questa fase di grande trasformazione.
Ieri ho incontrato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, e il commissario al Trasporto e al Turismo sostenibile Apostolos Tzitzikostas. Abbiamo parlato dei progetti in corso, delle opportunità del Pnrr e del ruolo che i fondi europei possono avere per lo sviluppo economico, infrastrutturale e culturale della nostra città.
Il primo giorno, insieme all’eurodeputato ligure Brando Benifei, ho incontrato anche il vicepresidente della Commissione, Raffaele Fitto, il commissario per lo Sport, la cultura e giovani, Glenn Micallef, la presidente del Comitato delle Regioni Kata Tüttő e il sindaco di Atene; Charis Doukas.
A Bruxelles abbiamo affrontato anche il tema delle politiche migratorie, che i Comuni vivono ogni giorno, soprattutto nella gestione dei minori non accompagnati. È un ambito che richiede risposte europee più solide e meno condizionate dalle contrapposizioni politiche.
La visita si è conclusa con la cerimonia di Aces Europe, dove ho avuto il piacere di premiare i Comuni della Valle Stura - Campo Ligure, Masone e Rossiglione - proclamati European Community of Sport 2026. Un riconoscimento che valorizza sport, turismo e una visione di sviluppo attenta alla qualità della vita.
Questi giorni a Bruxelles confermano una scelta chiara: costruire connessioni solide con l’Europa. Perché l’Europa è una risorsa, e perché i fondi europei devono restare davvero accessibili ai Comuni, gli unici in grado di trasformare le opportunità in progetti concreti per le persone. ...
Cura del territorio, cura delle persone, cura della comunità: sono questi i pilastri della riforma dei Municipi, che vuole essere un tratto caratterizzante della nostra amministrazione. Con il piano di decentramento vogliamo restituire valore ai Municipi, gli enti più vicini ai cittadini, affinché le istituzioni tornino ad aprirsi alla partecipazione e al coinvolgimento.
Il lavoro portato avanti con l’assessore Davide Patrone punta a restituire ai Municipi la titolarità della riqualificazione del territorio, che ci ha chiesto più ascolto. Vogliamo cambiare radicalmente il rapporto tra città e amministrazione.
In concreto:
- rafforzeremo il personale che lavorerà nei Municipi, con 18 assunzioni all’inizio del prossimo anno e 37 nuove assunzioni a inizio 2027
- aumenteremo competenze e forza d’azione sul territorio. Il Comune guiderà questo processo, ma saranno i Presidenti di Municipio a stabilire le priorità dei propri territori
- doteremo i Municipi di nuovi uffici dedicati allo sviluppo di percorsi di partecipazione e di coinvolgimento diretto dei cittadini, anche tramite il bilancio partecipativo
- nel 2025, abbiamo investito 2,6 milioni di euro per i progetti municipali di manutenzione ordinaria e straordinaria e 300 mila euro per marciapiedi e attraversamenti pedonali
- nel 2026, abbiamo stanziato 2,7 milioni per la manutenzione straordinaria a cui prevediamo di aggiungere 450 mila euro per quella ordinaria.
Così, i Municipi saranno dotati di personale, risorse e strumenti adeguati; non saranno più chiamati solamente a erogare servizi, ma definiranno le priorità del territorio accogliendo i bisogni dei cittadini, facendosi centro di coordinamento delle loro esigenze.
È il primo passo di un percorso che mette al centro dell’attività amministrativa il benessere delle persone e i loro bisogni, la cura del territorio, le manutenzioni, la sicurezza urbana, la rigenerazione di spazi pubblici.
Ascolto, partecipazione e coprogettazione: per una città in cui non esistano cittadini e territori di serie A e di serie B.
Cura del territorio, cura delle persone, cura della comunità: sono questi i pilastri della riforma dei Municipi, che vuole essere un tratto caratterizzante della nostra amministrazione. Con il piano di decentramento vogliamo restituire valore ai Municipi, gli enti più vicini ai cittadini, affinché le istituzioni tornino ad aprirsi alla partecipazione e al coinvolgimento.
Il lavoro portato avanti con l’assessore Davide Patrone punta a restituire ai Municipi la titolarità della riqualificazione del territorio, che ci ha chiesto più ascolto. Vogliamo cambiare radicalmente il rapporto tra città e amministrazione.
In concreto:
- rafforzeremo il personale che lavorerà nei Municipi, con 18 assunzioni all’inizio del prossimo anno e 37 nuove assunzioni a inizio 2027
- aumenteremo competenze e forza d’azione sul territorio. Il Comune guiderà questo processo, ma saranno i Presidenti di Municipio a stabilire le priorità dei propri territori
- doteremo i Municipi di nuovi uffici dedicati allo sviluppo di percorsi di partecipazione e di coinvolgimento diretto dei cittadini, anche tramite il bilancio partecipativo
- nel 2025, abbiamo investito 2,6 milioni di euro per i progetti municipali di manutenzione ordinaria e straordinaria e 300 mila euro per marciapiedi e attraversamenti pedonali
- nel 2026, abbiamo stanziato 2,7 milioni per la manutenzione straordinaria a cui prevediamo di aggiungere 450 mila euro per quella ordinaria.
Così, i Municipi saranno dotati di personale, risorse e strumenti adeguati; non saranno più chiamati solamente a erogare servizi, ma definiranno le priorità del territorio accogliendo i bisogni dei cittadini, facendosi centro di coordinamento delle loro esigenze.
È il primo passo di un percorso che mette al centro dell’attività amministrativa il benessere delle persone e i loro bisogni, la cura del territorio, le manutenzioni, la sicurezza urbana, la rigenerazione di spazi pubblici.
Ascolto, partecipazione e coprogettazione: per una città in cui non esistano cittadini e territori di serie A e di serie B. ...
Da oggi l’albero di Natale e 200.000 luci illuminano piazza De Ferrari. A Palazzo Rosso il presepe storico di Genova, gioiello delle collezioni presepiali cittadine, si affaccia su via Garibaldi.
Nel mio primo Natale al servizio di Genova, accendere il grande albero di piazza De Ferrari è un momento di profonda emozione e di grande orgoglio. Grazie alla collaborazione con IREN, un albero di 16 metri, in materiale riciclato e riciclabile, splende illuminato come i palazzi che circondano la piazza, perché crediamo che Genova meriti tutta la luce possibile.
Abbiamo pensato e voluto un Natale per tutte e tutti, ma soprattutto per bambine e bambini: sono loro a ricordarci ogni giorno il valore del futuro e della speranza. Proprio per loro, dal 17 al 24 dicembre, Palazzo Tursi ospiterà il Villaggio di Babbo Natale: per i più piccoli sarà la casa della meraviglia, un luogo dove trovano spazio i sogni, dove la città si fa più vicina a tutte e tutti, dove si potrà incontrare Babbo Natale.
Vi auguro di trascorrere le feste accanto a chi amate, di essere felici e di trovare sotto l’albero ciò che più conta: serenità, affetto e fiducia. E per Genova un futuro fatto di lavoro, di pace, di impegno al servizio dei suoi cittadini.
Buon Natale a Genova e ai genovesi.
Da oggi l’albero di Natale e 200.000 luci illuminano piazza De Ferrari. A Palazzo Rosso il presepe storico di Genova, gioiello delle collezioni presepiali cittadine, si affaccia su via Garibaldi.
Nel mio primo Natale al servizio di Genova, accendere il grande albero di piazza De Ferrari è un momento di profonda emozione e di grande orgoglio. Grazie alla collaborazione con IREN, un albero di 16 metri, in materiale riciclato e riciclabile, splende illuminato come i palazzi che circondano la piazza, perché crediamo che Genova meriti tutta la luce possibile.
Abbiamo pensato e voluto un Natale per tutte e tutti, ma soprattutto per bambine e bambini: sono loro a ricordarci ogni giorno il valore del futuro e della speranza. Proprio per loro, dal 17 al 24 dicembre, Palazzo Tursi ospiterà il Villaggio di Babbo Natale: per i più piccoli sarà la casa della meraviglia, un luogo dove trovano spazio i sogni, dove la città si fa più vicina a tutte e tutti, dove si potrà incontrare Babbo Natale.
Vi auguro di trascorrere le feste accanto a chi amate, di essere felici e di trovare sotto l’albero ciò che più conta: serenità, affetto e fiducia. E per Genova un futuro fatto di lavoro, di pace, di impegno al servizio dei suoi cittadini.
Buon Natale a Genova e ai genovesi. ...