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silviasalis
Sindaca @comunedigenova 🏴
Commendatore della Repubblica🎖️
Ambasciatrice di Genova 🏴
Atleta olimpica
Ho assunto l’impegno di mettermi subito al lavoro, con sobrietà e concretezza. In queste prime settimane abbiamo aperto i dossier più urgenti, avviato un confronto serio con la macchina comunale e liberato risorse importanti per iniziare a rispondere ai bisogni reali della città.
Abbiamo recuperato 19 milioni di euro. Li destineremo a tre fronti cruciali per Genova: manutenzione stradale, edilizia scolastica e servizi sociali. Si tratta di interventi non rinviabili, che parlano della qualità della vita quotidiana delle persone. Dalle strade che percorriamo ogni giorno, alle scuole dove crescono i nostri figli, ai presìdi di prossimità che supportano le fragilità.
Un’attenzione particolare sarà rivolta al rafforzamento del welfare territoriale. Dobbiamo rimettere al centro la dignità delle persone e sostenere chi oggi rischia di rimanere indietro. Per questo stiamo lavorando a una riorganizzazione della spesa sociale, potenziando i servizi domiciliari, il sostegno alle famiglie, i centri educativi, le misure contro l’esclusione abitativa.
In parallelo, abbiamo anticipato alle 7:30 del mattino l’orario in cui i genovesi over 70 possono viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici. Una misura semplice, ma necessaria: per proteggere chi è più esposto al caldo e per garantire una mobilità più equa ed efficace, soprattutto nei quartieri meno serviti.
Infine, stiamo riesaminando con senso di responsabilità il progetto Skymetro. Troppe domande restano aperte. Il nostro obiettivo è proporre al Ministero delle Infrastrutture un’alternativa più utile, più sostenibile e davvero integrata nella città: una soluzione che possa rispondere meglio ai bisogni di chi vive la Val Bisagno ogni giorno.
Genova ha bisogno di infrastrutture, ma non calate dall’alto.
Ha bisogno di visione, ascolto e scelte giuste.
Ho assunto l’impegno di mettermi subito al lavoro, con sobrietà e concretezza. In queste prime settimane abbiamo aperto i dossier più urgenti, avviato un confronto serio con la macchina comunale e liberato risorse importanti per iniziare a rispondere ai bisogni reali della città.
Abbiamo recuperato 19 milioni di euro. Li destineremo a tre fronti cruciali per Genova: manutenzione stradale, edilizia scolastica e servizi sociali. Si tratta di interventi non rinviabili, che parlano della qualità della vita quotidiana delle persone. Dalle strade che percorriamo ogni giorno, alle scuole dove crescono i nostri figli, ai presìdi di prossimità che supportano le fragilità.
Un’attenzione particolare sarà rivolta al rafforzamento del welfare territoriale. Dobbiamo rimettere al centro la dignità delle persone e sostenere chi oggi rischia di rimanere indietro. Per questo stiamo lavorando a una riorganizzazione della spesa sociale, potenziando i servizi domiciliari, il sostegno alle famiglie, i centri educativi, le misure contro l’esclusione abitativa.
In parallelo, abbiamo anticipato alle 7:30 del mattino l’orario in cui i genovesi over 70 possono viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici. Una misura semplice, ma necessaria: per proteggere chi è più esposto al caldo e per garantire una mobilità più equa ed efficace, soprattutto nei quartieri meno serviti.
Infine, stiamo riesaminando con senso di responsabilità il progetto Skymetro. Troppe domande restano aperte. Il nostro obiettivo è proporre al Ministero delle Infrastrutture un’alternativa più utile, più sostenibile e davvero integrata nella città: una soluzione che possa rispondere meglio ai bisogni di chi vive la Val Bisagno ogni giorno.
Genova ha bisogno di infrastrutture, ma non calate dall’alto.
Ha bisogno di visione, ascolto e scelte giuste. ...
Genova ha un bisogno urgente di rilancio.
Ieri a Otto e Mezzo con Lilly Gruber sono intervenuta parlando del rilancio industriale, del rilancio infrastrutturale e del rilancio sociale che la nostra città merita.
In questi giorni qualcuno ha cercato di contrapporre il riconoscimento istituzionale ricevuto al lavoro quotidiano per la città.
La verità è che le azioni sono molte e su tutti i fronti.
Genova è una città che soffre da decenni un isolamento che ne ostacola lo sviluppo. Ma oggi, i cantieri avanzano,
l’aeroporto può crescere, e soprattutto, stiamo costruendo una città dove i servizi funzionano, dove l’impresa trova spazio, dove il welfare rende possibile restare.
Ci serve un nuovo patto tra istituzioni, capace di guardare oltre il respiro corto di un singolo Governo.
Genova ha bisogno di investimenti continui, non di slogan. E noi siamo qui, ogni giorno, a farli valere.
Genova ha un bisogno urgente di rilancio.
Ieri a Otto e Mezzo con Lilly Gruber sono intervenuta parlando del rilancio industriale, del rilancio infrastrutturale e del rilancio sociale che la nostra città merita.
In questi giorni qualcuno ha cercato di contrapporre il riconoscimento istituzionale ricevuto al lavoro quotidiano per la città.
La verità è che le azioni sono molte e su tutti i fronti.
Genova è una città che soffre da decenni un isolamento che ne ostacola lo sviluppo. Ma oggi, i cantieri avanzano,
l’aeroporto può crescere, e soprattutto, stiamo costruendo una città dove i servizi funzionano, dove l’impresa trova spazio, dove il welfare rende possibile restare.
Ci serve un nuovo patto tra istituzioni, capace di guardare oltre il respiro corto di un singolo Governo.
Genova ha bisogno di investimenti continui, non di slogan. E noi siamo qui, ogni giorno, a farli valere. ...
In questi giorni sta venendo alla luce la grave situazione in cui versa AMT, e che per anni ci è stata nascosta e taciuta.
Lo denuncia oggi il Collegio Sindacale ed è qualcosa che il centrosinistra dice da tempo: AMT è stata usata per anni a fini di propaganda elettorale e i conti oggi non tornano.
Le casse di AMT versano in uno stato preoccupante e lo stesso Collegio Sindacale ha chiesto di prendere provvedimenti entro 30 giorni, perché l`azienda sta andando verso una crisi di impresa.
Noi siamo la giunta al governo di questa città e, indipendentemente da quello che hanno fatto quelli che sono venuti prima, ci mettiamo la faccia. Il mio messaggio oggi è che AMT resterà pubblica e che quello che è successo non ricadrà sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori dell`azienda, e neanche sulla qualità del servizio del trasporto pubblico che garantiremo, e che sarà di alto livello.
È una promessa che con la mia Giunta facciamo alla città, nonostante la realtà che abbiamo trovato, e nonostante il fatto che per anni ci sia stata nascosta la verità: ci assumiamo la responsabilità di gestire questa crisi e di riportare AMT nella condizione in cui merita di essere.
In questi giorni sta venendo alla luce la grave situazione in cui versa AMT, e che per anni ci è stata nascosta e taciuta.
Lo denuncia oggi il Collegio Sindacale ed è qualcosa che il centrosinistra dice da tempo: AMT è stata usata per anni a fini di propaganda elettorale e i conti oggi non tornano.
Le casse di AMT versano in uno stato preoccupante e lo stesso Collegio Sindacale ha chiesto di prendere provvedimenti entro 30 giorni, perché l`azienda sta andando verso una crisi di impresa.
Noi siamo la giunta al governo di questa città e, indipendentemente da quello che hanno fatto quelli che sono venuti prima, ci mettiamo la faccia. Il mio messaggio oggi è che AMT resterà pubblica e che quello che è successo non ricadrà sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori dell`azienda, e neanche sulla qualità del servizio del trasporto pubblico che garantiremo, e che sarà di alto livello.
È una promessa che con la mia Giunta facciamo alla città, nonostante la realtà che abbiamo trovato, e nonostante il fatto che per anni ci sia stata nascosta la verità: ci assumiamo la responsabilità di gestire questa crisi e di riportare AMT nella condizione in cui merita di essere. ...
Oggi a Genova abbiamo scritto una pagina di storia, di diritti, di civiltà.
Per la prima volta nella nostra città, due madri sono state registrate all’anagrafe comunale come genitrici di una bambina. È un atto che pone fine a una contraddizione giuridica e umana: finora, la legge riconosceva solo la madre biologica.
Oggi, finalmente, si riconosce la famiglia per ciò che è.
Non è solo una formalità amministrativa, è un atto di giustizia. È lo Stato che si ricorda di essere laico, moderno, giusto.
Genova è tra le prime grandi città italiane ad applicare la sentenza n.68 della Corte Costituzionale che sancisce il diritto di ogni bambina e ogni bambino a essere riconosciuto. Lo abbiamo fatto con senso di responsabilità, perché ogni famiglia ha diritto di esistere, perché i diritti non possono essere selettivi.
A quei pochi, per fortuna, che hanno storto il naso, rispondo che famiglia è dove si cresce insieme, dove si educa, dove si ama. Non esistono bambini di serie A e serie B. Dobbiamo avere la consapevolezza di vivere in uno Stato laico: la laicità non è una minaccia alla religione. È il suo presupposto.
Da donna, da madre, mi impegno affinché tutte le donne possano decidere del proprio corpo, della propria vita e della propria famiglia. Non pretenderò mai che la mia fede diventi un obbligo per chi crede in altro, o non crede.
Da oggi, a Genova si rispettano i diritti.
Oggi a Genova abbiamo scritto una pagina di storia, di diritti, di civiltà.
Per la prima volta nella nostra città, due madri sono state registrate all’anagrafe comunale come genitrici di una bambina. È un atto che pone fine a una contraddizione giuridica e umana: finora, la legge riconosceva solo la madre biologica.
Oggi, finalmente, si riconosce la famiglia per ciò che è.
Non è solo una formalità amministrativa, è un atto di giustizia. È lo Stato che si ricorda di essere laico, moderno, giusto.
Genova è tra le prime grandi città italiane ad applicare la sentenza n.68 della Corte Costituzionale che sancisce il diritto di ogni bambina e ogni bambino a essere riconosciuto. Lo abbiamo fatto con senso di responsabilità, perché ogni famiglia ha diritto di esistere, perché i diritti non possono essere selettivi.
A quei pochi, per fortuna, che hanno storto il naso, rispondo che famiglia è dove si cresce insieme, dove si educa, dove si ama. Non esistono bambini di serie A e serie B. Dobbiamo avere la consapevolezza di vivere in uno Stato laico: la laicità non è una minaccia alla religione. È il suo presupposto.
Da donna, da madre, mi impegno affinché tutte le donne possano decidere del proprio corpo, della propria vita e della propria famiglia. Non pretenderò mai che la mia fede diventi un obbligo per chi crede in altro, o non crede.
Da oggi, a Genova si rispettano i diritti. ...
San Giovanni Battista è il Santo Patrono della nostra città e in suo onore, da diversi secoli, Genova celebra un rito solenne che culmina nell’accensione del falò. Una festa antichissima, che risale a molti secoli fa quando Genova era la Superba, regina del Mediterraneo.
Secondo la tradizione, il fuoco doveva allontanare gli spiriti maligni e, come i nostri avi, in un certo qual modo anche noi ci siamo riuniti ieri sera in piazza per un abbraccio collettivo che vuole essere benaugurante per il futuro.
Genova è la nostra casa. Il mio impegno e la mia promessa per gli anni a venire è di lavorare dando tutta me stessa perché questa casa sia sempre più sostenibile, accessibile e inclusiva. Una città sicura e con un`alta qualità della vita, una città dinamica che favorisca l’espansione di attività economiche, nuovi posti di lavoro di qualità. In poche parole, una casa davvero accogliente, che non lasci indietro nessuno e dia a tutte e tutti la possibilità di costruire qui il proprio futuro.
Questa è la città che vogliamo e per questo ci impegniamo senza sosta.
Abbiamo il privilegio di vivere in una città con un patrimonio inestimabile di arte, tradizioni, culture. Un patrimonio che custodiremo e valorizzeremo.
Dal passato della Genova superba, al domani di una città internazionale, attrattiva, vicina alle esigenze dei cittadini e con uno sguardo sempre proiettato all`innovazione e alla crescita.
Buon San Giovanni Battista a tutte e tutti.
San Giovanni Battista è il Santo Patrono della nostra città e in suo onore, da diversi secoli, Genova celebra un rito solenne che culmina nell’accensione del falò. Una festa antichissima, che risale a molti secoli fa quando Genova era la Superba, regina del Mediterraneo.
Secondo la tradizione, il fuoco doveva allontanare gli spiriti maligni e, come i nostri avi, in un certo qual modo anche noi ci siamo riuniti ieri sera in piazza per un abbraccio collettivo che vuole essere benaugurante per il futuro.
Genova è la nostra casa. Il mio impegno e la mia promessa per gli anni a venire è di lavorare dando tutta me stessa perché questa casa sia sempre più sostenibile, accessibile e inclusiva. Una città sicura e con un`alta qualità della vita, una città dinamica che favorisca l’espansione di attività economiche, nuovi posti di lavoro di qualità. In poche parole, una casa davvero accogliente, che non lasci indietro nessuno e dia a tutte e tutti la possibilità di costruire qui il proprio futuro.
Questa è la città che vogliamo e per questo ci impegniamo senza sosta.
Abbiamo il privilegio di vivere in una città con un patrimonio inestimabile di arte, tradizioni, culture. Un patrimonio che custodiremo e valorizzeremo.
Dal passato della Genova superba, al domani di una città internazionale, attrattiva, vicina alle esigenze dei cittadini e con uno sguardo sempre proiettato all`innovazione e alla crescita.
Buon San Giovanni Battista a tutte e tutti. ...
Trasparenza, rigore, rispetto. Vogliamo che le cittadine e i cittadini siano informati e possano giudicare il nostro operato, dalle grandi trasformazioni ai piccoli interventi nei quartieri. Non solo, c`è bisogno di più partecipazione alla politica e alle sue scelte, di nuovi strumenti di comunicazione e confronto.
Per questo abbiamo attivato fin da subito la newsletter “È già domani”, un luogo digitale pensato per coinvolgere tutte e tutti i genovesi in ogni passo, che facciamo insieme, verso il futuro della nostra città.
Uno spazio di informazione diretta, dove condivideremo aggiornamenti sui progetti in corso, atti amministrativi, scelte urbanistiche, lavori pubblici e politiche sociali.
Iscriviti alla newsletter al link in bio: le porte di Palazzo Tursi sono sempre aperte.
Trasparenza, rigore, rispetto. Vogliamo che le cittadine e i cittadini siano informati e possano giudicare il nostro operato, dalle grandi trasformazioni ai piccoli interventi nei quartieri. Non solo, c`è bisogno di più partecipazione alla politica e alle sue scelte, di nuovi strumenti di comunicazione e confronto.
Per questo abbiamo attivato fin da subito la newsletter “È già domani”, un luogo digitale pensato per coinvolgere tutte e tutti i genovesi in ogni passo, che facciamo insieme, verso il futuro della nostra città.
Uno spazio di informazione diretta, dove condivideremo aggiornamenti sui progetti in corso, atti amministrativi, scelte urbanistiche, lavori pubblici e politiche sociali.
Iscriviti alla newsletter al link in bio: le porte di Palazzo Tursi sono sempre aperte. ...
Oggi a Palazzo Tursi si è aperto ufficialmente il nuovo ciclo amministrativo della nostra città. Ho pronunciato il mio primo discorso da Sindaca con l’emozione e la consapevolezza del compito che ci attende: restituire a Genova il senso profondo del servizio pubblico.
Ringrazio chi ci ha dato fiducia, chi ha fatto una scelta diversa, e anche chi purtroppo si sente distante dalla politica. Sono e sarò la Sindaca di tutte e tutti: nessuno sarà escluso, nessuno sarà lasciato indietro. La porta del Comune resterà sempre aperta.
I genovesi hanno bisogno di una politica che costruisce, che sa ascoltare, che si misura con i problemi reali delle persone: il lavoro, il diritto alla casa, alla mobilità, allo sport, alla dignità quotidiana.
Le nostre prime azioni andranno in questa direzione. Vogliamo riportare risorse e poteri nei municipi, per rendere più forte il legame tra cittadini e istituzioni. Lavoreremo per fare di Genova una vera città universitaria, dove i giovani trovino spazi, servizi e opportunità. Lo sport, che per me è stato scuola di vita, sarà strumento di benessere e coesione, per tutte le generazioni.
Porteremo avanti un modello di sviluppo che unisca innovazione e sostenibilità, rafforzando il ruolo delle imprese e creando lavoro di qualità. Vogliamo rilanciare il protagonismo internazionale di Genova, consolidare le relazioni con l’Europa e il Mediterraneo.
Lo faremo raccontando ogni passo con trasparenza e rigore, dalle grandi trasformazioni ai piccoli interventi nei quartieri.
Oggi una delle tracce della maturità era su quella che per la Treccani è stata la parola dell’anno 2024: il rispetto. Non possiamo chiedere ai nostri giovani di improntare la loro vita sul rispetto se non siamo noi i primi ad avere rispetto per il nostro ruolo, i nostri incarichi, per le diversità e per gli altri.
Vi garantisco che servirò questa città con il rispetto che dobbiamo alla nostra Costituzione, alle regole e al senso dello Stato.
Quel domani che da tempo abbiamo aspettato, è oggi.
Oggi a Palazzo Tursi si è aperto ufficialmente il nuovo ciclo amministrativo della nostra città. Ho pronunciato il mio primo discorso da Sindaca con l’emozione e la consapevolezza del compito che ci attende: restituire a Genova il senso profondo del servizio pubblico.
Ringrazio chi ci ha dato fiducia, chi ha fatto una scelta diversa, e anche chi purtroppo si sente distante dalla politica. Sono e sarò la Sindaca di tutte e tutti: nessuno sarà escluso, nessuno sarà lasciato indietro. La porta del Comune resterà sempre aperta.
I genovesi hanno bisogno di una politica che costruisce, che sa ascoltare, che si misura con i problemi reali delle persone: il lavoro, il diritto alla casa, alla mobilità, allo sport, alla dignità quotidiana.
Le nostre prime azioni andranno in questa direzione. Vogliamo riportare risorse e poteri nei municipi, per rendere più forte il legame tra cittadini e istituzioni. Lavoreremo per fare di Genova una vera città universitaria, dove i giovani trovino spazi, servizi e opportunità. Lo sport, che per me è stato scuola di vita, sarà strumento di benessere e coesione, per tutte le generazioni.
Porteremo avanti un modello di sviluppo che unisca innovazione e sostenibilità, rafforzando il ruolo delle imprese e creando lavoro di qualità. Vogliamo rilanciare il protagonismo internazionale di Genova, consolidare le relazioni con l’Europa e il Mediterraneo.
Lo faremo raccontando ogni passo con trasparenza e rigore, dalle grandi trasformazioni ai piccoli interventi nei quartieri.
Oggi una delle tracce della maturità era su quella che per la Treccani è stata la parola dell’anno 2024: il rispetto. Non possiamo chiedere ai nostri giovani di improntare la loro vita sul rispetto se non siamo noi i primi ad avere rispetto per il nostro ruolo, i nostri incarichi, per le diversità e per gli altri.
Vi garantisco che servirò questa città con il rispetto che dobbiamo alla nostra Costituzione, alle regole e al senso dello Stato.
Quel domani che da tempo abbiamo aspettato, è oggi. ...
Oggi penso che tutti abbiate letto le notizie emerse a mezzo stampa circa l`indagine che coinvolge l’ex Assessore alla Sicurezza, il Comandante della Polizia Locale e, in una specifica circostanza, la sottoscritta in qualità di parte lesa.
In attesa che la magistratura e le forze dell’ordine – a cui va la mia piena fiducia – facciano chiarezza sull`accaduto, è inevitabile esprimere un giudizio politico sui fatti. Se le ipotesi emerse fossero confermate, ci troveremmo di fronte a condotte di estrema gravità, a un utilizzo profondamente distorto degli strumenti propri dell’attività politica e amministrativa.
In particolare, rispetto al presunto dossieraggio ai miei danni durante la campagna elettorale, qualora ne venisse accertata la veridicità, si tratterebbe di un fatto gravissimo ed estremamente preoccupante: l`impiego di risorse e strutture dell`amministrazione pubblica per colpire un avversario politico.
Lo dico subito e chiaramente: non è questa la mia idea di politica.
Il Comune – e con esso tutti i dipendenti comunali – è parte lesa in questa vicenda. Vogliamo difendere l`onore e il buon lavoro delle istituzioni e del corpo di Polizia Locale, sulla cui riorganizzazione stiamo già lavorando alla luce del coinvolgimento del Comandante nelle indagini.
Genova merita di voltare pagina. È tempo che il nostro Comune torni a essere protagonista per la qualità dell’amministrazione, per la sua trasparenza, per la vicinanza ai cittadini e per le risposte alle loro esigenze.
Non per vicende di cronaca giudiziaria.
Oggi penso che tutti abbiate letto le notizie emerse a mezzo stampa circa l`indagine che coinvolge l’ex Assessore alla Sicurezza, il Comandante della Polizia Locale e, in una specifica circostanza, la sottoscritta in qualità di parte lesa.
In attesa che la magistratura e le forze dell’ordine – a cui va la mia piena fiducia – facciano chiarezza sull`accaduto, è inevitabile esprimere un giudizio politico sui fatti. Se le ipotesi emerse fossero confermate, ci troveremmo di fronte a condotte di estrema gravità, a un utilizzo profondamente distorto degli strumenti propri dell’attività politica e amministrativa.
In particolare, rispetto al presunto dossieraggio ai miei danni durante la campagna elettorale, qualora ne venisse accertata la veridicità, si tratterebbe di un fatto gravissimo ed estremamente preoccupante: l`impiego di risorse e strutture dell`amministrazione pubblica per colpire un avversario politico.
Lo dico subito e chiaramente: non è questa la mia idea di politica.
Il Comune – e con esso tutti i dipendenti comunali – è parte lesa in questa vicenda. Vogliamo difendere l`onore e il buon lavoro delle istituzioni e del corpo di Polizia Locale, sulla cui riorganizzazione stiamo già lavorando alla luce del coinvolgimento del Comandante nelle indagini.
Genova merita di voltare pagina. È tempo che il nostro Comune torni a essere protagonista per la qualità dell’amministrazione, per la sua trasparenza, per la vicinanza ai cittadini e per le risposte alle loro esigenze.
Non per vicende di cronaca giudiziaria. ...