Skip to main content

Una Genova inclusiva

Abbiamo un’idea forte di riforma del welfare cittadino a partire dalla riprogrammazione e riorganizzazione dei servizi alla persona, che sono la funzione primaria del Comune.

È vero che i servizi alla persona hanno anche una rilevanza e una ricaduta economica significativa, e che le professioni legate al welfare sono sempre più importanti.

I servizi alla persona rimangono servizi pubblici che dobbiamo garantire in modo universalistico attraverso una co-progettazione e co-programmazione con il Terzo Settore. L’accessibilità e l’appropriatezza di questi servizi è un diritto, e il garantirlo significa contrastare l’impoverimento e le dinamiche di esclusione attraverso un sistema di protezione sociale e di pari opportunità. E quando ci riferiamo a un diritto significa che non si può lasciare alla discrezionalità o alla disponibilità delle risorse: dalla rilevazione dei bisogni e da una visione di città va organizzata l’attività amministrativa con obiettivi chiari.  All’interno dell’amministrazione va implementato il personale nella direzione delle politiche sociali finalizzato alla gestione dei fondi nazionali perché la progettazione virtuosa deve avere personale che la supporti anche a sostegno delle attività svolte insieme al Terzo Settore.  In questa ottica, è importante chiedere al Governo nazionale, parametri diversi per le grandi città e città metropolitane, che permettano di far fronte ad una carenza di personale che sarebbe invece fondamentale per la gestione dei servizi come Codice Rosso, Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEPS), il Segretariato Sociale e il Pronto Intervento Sociale.

Sarà un welfare orientato alla prevenzione e all’integrazione attraverso presidi diffusi che rispondano a bisogni complessi anche differenziati territorialmente. Noi sappiamo che le città del futuro sono città multiculturali e che i processi di cittadinanza si realizzano concretamente nella città: quindi i servizi saranno servizi per tutti e con i servizi creeremo integrazione e il rapporto di fiducia e crescita reciproca con la popolazione immigrata, che viviamo come cittadini di oggi, non solo di domani.  Una delle prime azioni sarà in questo l’implementazione dei servizi di mediazione culturale e il sostegno all’attività dell’insegnamento dell’italiano: anche verso Regione Liguria e Ministero andranno fatte richieste chiare affinché venga prevista una progettazione tra le amministrazioni, individuando risorse anche tra quelle messe a disposizione dalla Comunità Europea.

Insieme al Piano Urbanistico Comunale la riforma del welfare municipale sarà la grande sfida dei prossimi cinque anni, con un modello che accompagni le persone e le famiglie dalla nascita all’invecchiamento attivo, senza lasciare da solo nessuno

Scopri le proposte in punti

Una Genova Inclusiva

Razionalizzazione della spesa

Il settore che assorbe la grande maggioranza del bilancio del Comune deve essere organizzato con maggiore attenzione, razionalizzando la spesa modulata sulle reali necessità dei cittadini.

01

Assistenza Domiciliare

Implementeremo l’assistenza domiciliare, evitando che si debba ricorrere a ricoveri inappropriati in residenze (RSA), sostenendo le rette là dove il ricovero in residenza appaia necessario, lavorando perché la famiglia sia sostenuta, ma autonoma nelle scelte.

02

Un nuovo patto col Terzo Settore

Costruiremo un nuovo patto con il terzo settore, attraverso una vera co-progettazione e co-programmazione prevista dalla legge nazionale sul Terzo Settore che dia certezze di sostenibilità a chi investe nell’impresa sociale e dando garanzie di qualità del lavoro agli operatori. Assicureremo che sia garantita più istruzione per tutti/e per una città educativa che garantisca una maggiore alleanza tra scuola e città.

03

Asili nido e scuole d’infanzia

Costruiremo una offerta di posti nei nidi e nelle scuole d’infanzia coordinando l’offerta in città e rafforzando i nidi e le scuole d’infanzia comunali: ogni famiglia ha diritto ad un servizio commisurato alle sue possibilità economiche e attiveremo più servizi di doposcuola, per permettere alle famiglie, ed in particolare alle donne, di conciliare lavoro e vita.

04

Diritto allo sport

Diritto allo sport con l’inserimento dell’attività sportiva all’art 33. Sport per i bambini e per i ragazzi, sport per i cittadini e le cittadine ma soprattutto sottolineare l’elaborazione di un programma sportivo dedicato alla terza età che può giovare incredibilmente di un’attività motoria Genova laboratorio dello sport per la terza età.

06

Diritto di cittadinanza ai Giovani

Restituiremo il diritto di “cittadinanza” ai giovani e con loro promuoveremo azioni a sostegno del loro benessere e del loro futuro attivando anche interventi finalizzati a contrastare il fenomeno del disagio giovanile con gli attori già presenti sul territorio

05

Persone con disabilità

Ci concentreremo sulla costruzione di politiche rivolte alle persone con disabilità affinché si sentano sostenute nel loro diritto all’autonomia dalla nascita alla terza età attraverso la collaborazione con tutte le realtà che da anni se ne occupano, facendo applicare le leggi nazionali, spesso disattese, e con una particolare attenzione alle bambine ed i bambini con disabilità, implementando anche il trasporto delle persone con disabilità.

07

Servizi per i minori

Ridaremo dignità ai servizi per i minori affidati al Comune a sostegno di chi si occupa di loro, conducendo una battaglia a livello nazionale per chiedere che tra i livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS) siano riconosciute le rette nelle Comunità di Accoglienza e nelle Case-famiglia Professionali affinché in tutti i comuni il sistema sia uguale e ci siano sostegni economici da parte del Governo per garantire tutto questo

08

Emergenza Casa

Ci occuperemo della emergenza casa affinché chi non può pagare l’affitto abbia a disposizione le misure necessarie per essere sostenuto e ci concentreremo sull’implementazione dell’attività dell’Agenzia Sociale della Casa che deve tornare alla sua mission per cui è nata. Nonché lavoreremo sulle liste di attesa ERP affinché si trovino soluzioni per un maggiore scorrimento.

09

Silvia Salis Sindaca di Genova