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Buon Ferragosto da Eugi e da noi ☀️!

Buon Ferragosto da Eugi e da noi ☀️! ...

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“A Sant’Anna hanno perso la possibilità di crescere, amare, studiare, viaggiare e sognare 130 bambini. E con loro altre 430 persone, come la famiglia Scalèro che si era rifugiata qui, venendo proprio da Genova. 560 anime disarmate, vittime di un attacco disumano da parte dei nazisti e di alcuni collaborazionisti italiani: non fu una rappresaglia e meno che mai una battaglia, fu una strage. Una barbarie che 81 anni fa segnò in modo indelebile la nostra storia. Un crimine che non ha nome, che non può trovare spiegazioni, se non in quella follia cieca e assolutista che il nazifascismo imponeva.

La memoria della Resistenza è la nostra memoria, è la memoria di chi ha lottato per sconfiggere il fascismo e il nazismo. Com’è cominciato quell’orrore? Non con i carri armati o le bombe. Con le parole. È cominciato con il consenso di alcuni, ma soprattutto con l’indifferenza degli altri. Molti si girarono dall’altra parte, non tutti certo, e tanti pagarono un prezzo altissimo per questo, ma molti si piegarono o si abituarono. Il fascismo si nutrì di questo silenzio.

La Resistenza non è un capitolo chiuso: la Resistenza è un muscolo. Ai ragazzi vorrei dire: leggete, informatevi, incrociate le informazioni per distinguere il falso dal vero o ancora peggio dal verosimile, non lasciate che vi tolgano la capacità critica, il dubbio. Il dubbio è la cintura di sicurezza della democrazia. Chi vi dice che tutto è semplice, che c’è un nemico in agguato, che basta un ‘noi’ contro ‘loro’, non vi sta spiegando il mondo: ve lo sta restringendo. Imparate a dire no. Chiedo ai giovani: siate partigiani della complessità. Chiedo agli adulti: siate affidabili. Chiedo alla politica: siate all’altezza”.

Con queste parole, a 81 anni dall’eccidio del 12 agosto 1944, stamattina ho tenuto l’orazione ufficiale a Sant’Anna di Stazzema per commemorare le 560 vittime trucidate dai nazifascisti.

Ricordare è un’azione che appartiene alla mente.
Non dimenticare appartiene anche al cuore. 
Facciamo entrambe le cose.

“A Sant’Anna hanno perso la possibilità di crescere, amare, studiare, viaggiare e sognare 130 bambini. E con loro altre 430 persone, come la famiglia Scalèro che si era rifugiata qui, venendo proprio da Genova. 560 anime disarmate, vittime di un attacco disumano da parte dei nazisti e di alcuni collaborazionisti italiani: non fu una rappresaglia e meno che mai una battaglia, fu una strage. Una barbarie che 81 anni fa segnò in modo indelebile la nostra storia. Un crimine che non ha nome, che non può trovare spiegazioni, se non in quella follia cieca e assolutista che il nazifascismo imponeva.

La memoria della Resistenza è la nostra memoria, è la memoria di chi ha lottato per sconfiggere il fascismo e il nazismo. Com’è cominciato quell’orrore? Non con i carri armati o le bombe. Con le parole. È cominciato con il consenso di alcuni, ma soprattutto con l’indifferenza degli altri. Molti si girarono dall’altra parte, non tutti certo, e tanti pagarono un prezzo altissimo per questo, ma molti si piegarono o si abituarono. Il fascismo si nutrì di questo silenzio.

La Resistenza non è un capitolo chiuso: la Resistenza è un muscolo. Ai ragazzi vorrei dire: leggete, informatevi, incrociate le informazioni per distinguere il falso dal vero o ancora peggio dal verosimile, non lasciate che vi tolgano la capacità critica, il dubbio. Il dubbio è la cintura di sicurezza della democrazia. Chi vi dice che tutto è semplice, che c’è un nemico in agguato, che basta un ‘noi’ contro ‘loro’, non vi sta spiegando il mondo: ve lo sta restringendo. Imparate a dire no. Chiedo ai giovani: siate partigiani della complessità. Chiedo agli adulti: siate affidabili. Chiedo alla politica: siate all’altezza”.

Con queste parole, a 81 anni dall’eccidio del 12 agosto 1944, stamattina ho tenuto l’orazione ufficiale a Sant’Anna di Stazzema per commemorare le 560 vittime trucidate dai nazifascisti.

Ricordare è un’azione che appartiene alla mente.
Non dimenticare appartiene anche al cuore.
Facciamo entrambe le cose.
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Oggi 11 agosto Villa Gentile riapre al pubblico. I lavori di ripristino della pista di atletica sono stati completati. 

Ho fatto l’ultimo sopralluogo con il presidente della Fidal Liguria, Carlo Rosiello, e finalmente atlete, atleti e appassionati potranno tornare ad allenarsi qui, dove anche io ho mosso i primi passi da martellista. Questo impianto per me ha un forte valore sentimentale, mio padre Eugenio ne è stato il custode per tanti anni: io vivevo qui e ho compreso in fretta quanto questo impianto sia importante per Genova e la sua comunità. 

Crescendo in un impianto sportivo, capisci qual è il suo valore sociale, il suo ruolo per la collettività. Non vediamo l’ora di rivedervi qui a correre, marciare, saltare e lanciare. 

Dall’11 al 14 agosto l’impianto sarà aperto dalle 17 alle 20, mentre dal lunedì successivo, il 18, gli orari di apertura saranno dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, e al sabato dalle 8 alle 12. 

Gli ultimi lavori di manutenzione ordinaria finiranno entro il 24 agosto e nelle prossime settimane arriverà l’omologazione della Fidal, che ha già inserito due gare nel calendario di settembre.

Continuiamo a lavorare per un obiettivo semplice quanto fondamentale: lo sport deve essere un diritto accessibile a tutte e tutti. Vogliamo realizzarlo.

Oggi 11 agosto Villa Gentile riapre al pubblico. I lavori di ripristino della pista di atletica sono stati completati.

Ho fatto l’ultimo sopralluogo con il presidente della Fidal Liguria, Carlo Rosiello, e finalmente atlete, atleti e appassionati potranno tornare ad allenarsi qui, dove anche io ho mosso i primi passi da martellista. Questo impianto per me ha un forte valore sentimentale, mio padre Eugenio ne è stato il custode per tanti anni: io vivevo qui e ho compreso in fretta quanto questo impianto sia importante per Genova e la sua comunità.

Crescendo in un impianto sportivo, capisci qual è il suo valore sociale, il suo ruolo per la collettività. Non vediamo l’ora di rivedervi qui a correre, marciare, saltare e lanciare.

Dall’11 al 14 agosto l’impianto sarà aperto dalle 17 alle 20, mentre dal lunedì successivo, il 18, gli orari di apertura saranno dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, e al sabato dalle 8 alle 12.

Gli ultimi lavori di manutenzione ordinaria finiranno entro il 24 agosto e nelle prossime settimane arriverà l’omologazione della Fidal, che ha già inserito due gare nel calendario di settembre.

Continuiamo a lavorare per un obiettivo semplice quanto fondamentale: lo sport deve essere un diritto accessibile a tutte e tutti. Vogliamo realizzarlo.
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Oggi a Roma abbiamo avuto un incontro proficuo e concreto col Ministro Salvini e i tecnici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. 

Un incontro positivo nel quale abbiamo ribadito la nostra volontà a non procedere con il progetto dello Skymetro, ma abbiamo confermato la nostra volontà a partecipare al bando del prossimo anno con un nuovo progetto, meno impattante e più efficace, per la Val Bisagno.

Ringrazio il Ministro perché ci ha concordato la possibilità di non restituire il denaro pubblico già speso in progettazione, e lo ringrazio anche per la volontà di organizzare a breve un tavolo con ASPI e tutte le parti coinvolte per approfondire i temi che sono legati al tunnel subportuale e a quei ristori che Genova aspetta e deve avere.

Un trasporto pubblico efficace e funzionante è un diritto per tutte e tutti i genovesi. Lavoriamo per garantirlo, senza lasciare nessuno indietro.

Oggi a Roma abbiamo avuto un incontro proficuo e concreto col Ministro Salvini e i tecnici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Un incontro positivo nel quale abbiamo ribadito la nostra volontà a non procedere con il progetto dello Skymetro, ma abbiamo confermato la nostra volontà a partecipare al bando del prossimo anno con un nuovo progetto, meno impattante e più efficace, per la Val Bisagno.

Ringrazio il Ministro perché ci ha concordato la possibilità di non restituire il denaro pubblico già speso in progettazione, e lo ringrazio anche per la volontà di organizzare a breve un tavolo con ASPI e tutte le parti coinvolte per approfondire i temi che sono legati al tunnel subportuale e a quei ristori che Genova aspetta e deve avere.

Un trasporto pubblico efficace e funzionante è un diritto per tutte e tutti i genovesi. Lavoriamo per garantirlo, senza lasciare nessuno indietro.
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Il tunnel subportuale è passato da un costo di 700 milioni a oltre 1,1 miliardi. E per coprire questi costi aggiuntivi, Autostrade per l’Italia propone di tagliare gli altri interventi previsti dall’accordo di risarcimento dopo il crollo del Morandi.

Stiamo parlando di opere fondamentali, come la messa in sicurezza di viadotti e impalcati. In una città con 620 ponti, è una decisione non condivisibile, che non possiamo accettare.

Ho già scritto all’amministratore delegato di ASPI, ho chiesto l’apertura di un tavolo tecnico e domani affronterò questo tema con il ministro Salvini. Perché la sicurezza dei genovesi viene prima di tutto. E Genova non farà nessun passo indietro.

Il tunnel subportuale è passato da un costo di 700 milioni a oltre 1,1 miliardi. E per coprire questi costi aggiuntivi, Autostrade per l’Italia propone di tagliare gli altri interventi previsti dall’accordo di risarcimento dopo il crollo del Morandi.

Stiamo parlando di opere fondamentali, come la messa in sicurezza di viadotti e impalcati. In una città con 620 ponti, è una decisione non condivisibile, che non possiamo accettare.

Ho già scritto all’amministratore delegato di ASPI, ho chiesto l’apertura di un tavolo tecnico e domani affronterò questo tema con il ministro Salvini. Perché la sicurezza dei genovesi viene prima di tutto. E Genova non farà nessun passo indietro.
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Silvia Salis Sindaca di Genova