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silviasalis
Sindaca @comunedigenova 🏴
Commendatore della Repubblica🎖️
Ambasciatrice di Genova 🏴
Atleta olimpica
Il Governo Meloni ha fatto campagna elettorale sulla sicurezza, ma non ha stanziato nessun fondo né per le forze di polizia, né per le forze di polizia locale, che negli ultimi 13 anni ha perso 12.000 unità.
Noi sindaci abbiamo richiesto che ci sia almeno una volante ogni 25.000 abitanti. Questo non avviene. Le città sono scoperte di giorno e sono scoperte soprattutto di notte.
La sicurezza è responsabilità del governo e nelle città del questore, con cui i sindaci collaborano: abbiamo bisogno di risorse per far sì che le nostre città siano più sicure.
Il mio intervento ieri sera a Otto e mezzo, La7
Il Governo Meloni ha fatto campagna elettorale sulla sicurezza, ma non ha stanziato nessun fondo né per le forze di polizia, né per le forze di polizia locale, che negli ultimi 13 anni ha perso 12.000 unità.
Noi sindaci abbiamo richiesto che ci sia almeno una volante ogni 25.000 abitanti. Questo non avviene. Le città sono scoperte di giorno e sono scoperte soprattutto di notte.
La sicurezza è responsabilità del governo e nelle città del questore, con cui i sindaci collaborano: abbiamo bisogno di risorse per far sì che le nostre città siano più sicure.
Il mio intervento ieri sera a Otto e mezzo, La7 ...
Lo sport non è solo attività fisica. È prevenzione, è partecipazione, è socialità, è benessere.
A Genova abbiamo lanciato “Sport Senior”, un progetto pubblico e gratuito dedicato agli over 65, che coinvolge già oltre 3000 persone in allenamenti settimanali, seguiti da giovani laureati in Scienze motorie.
Stiamo trasformando Genova in una palestra a cielo aperto. E anche quando piove o il tempo è brutto, nessun problema: l’attività sarà fatta al chiuso, grazie agli spazi messi a disposizione da tante realtà del territorio.
Abbiamo organizzato dodici punti di ritrovo, in tutti e nove i Municipi. Ma vogliamo fare di più: vogliamo raggiungere le 5.000 adesioni, aumentare gli istruttori e gli orari disponibili, perché la risposta è stata straordinaria.
Genova vuole essere un modello perché fare sport fa bene alle persone e fa bene alla città.
Lo sport non è solo attività fisica. È prevenzione, è partecipazione, è socialità, è benessere.
A Genova abbiamo lanciato “Sport Senior”, un progetto pubblico e gratuito dedicato agli over 65, che coinvolge già oltre 3000 persone in allenamenti settimanali, seguiti da giovani laureati in Scienze motorie.
Stiamo trasformando Genova in una palestra a cielo aperto. E anche quando piove o il tempo è brutto, nessun problema: l’attività sarà fatta al chiuso, grazie agli spazi messi a disposizione da tante realtà del territorio.
Abbiamo organizzato dodici punti di ritrovo, in tutti e nove i Municipi. Ma vogliamo fare di più: vogliamo raggiungere le 5.000 adesioni, aumentare gli istruttori e gli orari disponibili, perché la risposta è stata straordinaria.
Genova vuole essere un modello perché fare sport fa bene alle persone e fa bene alla città. ...
Oggi a Santo Stefano d`Aveto abbiamo celebrato la storica Festa della Transumanza: una giornata carica di significato e altamente simbolica.
In Val d`Aveto la transumanza del bestiame è una tradizione che nei secoli si rinnova e racconta del legame profondo tra le persone, la montagna e i cicli della natura. Un`antica pratica che ci parla di rispetto, di lavoro, ma anche di pazienza e di fatica, e ci racconta di memoria.
La memoria di una comunità che da generazioni preserva il territorio vivendolo con cura e amore.
Genova, come Città Metropolitana, ha il dovere di ascoltare e valorizzare questi antichi saperi. Serve un`idea condivisa di sviluppo che si rivolga anche alle risorse di queste terre, dove si custodisce un pezzo dell`anima della Liguria e della città. E serve anche la volontà e l`impegno di trasmettere il sapere alle nuove generazioni, per fare in modo che non si disperda e, anzi, si rinnovi con il passare del tempo, aprendosi all`innovazione nell`intreccio tra ciò che è stato e ciò che sarà.
Festeggiamo una tradizione e rinnoviamo l`alleanza tra la città, Genova, e la montagna che da sempre la protegge.
Grazie a tutte e tutti per l`invito e per l`accoglienza, ma soprattutto grazie a chi, con impegno quotidiano, custodisce questi luoghi e preserva il lavoro antico, quello che ogni giorno ci permette di avere nei nostri negozi e sulle nostre tavole i prodotti preziosi della nostra terra.
Oggi a Santo Stefano d`Aveto abbiamo celebrato la storica Festa della Transumanza: una giornata carica di significato e altamente simbolica.
In Val d`Aveto la transumanza del bestiame è una tradizione che nei secoli si rinnova e racconta del legame profondo tra le persone, la montagna e i cicli della natura. Un`antica pratica che ci parla di rispetto, di lavoro, ma anche di pazienza e di fatica, e ci racconta di memoria.
La memoria di una comunità che da generazioni preserva il territorio vivendolo con cura e amore.
Genova, come Città Metropolitana, ha il dovere di ascoltare e valorizzare questi antichi saperi. Serve un`idea condivisa di sviluppo che si rivolga anche alle risorse di queste terre, dove si custodisce un pezzo dell`anima della Liguria e della città. E serve anche la volontà e l`impegno di trasmettere il sapere alle nuove generazioni, per fare in modo che non si disperda e, anzi, si rinnovi con il passare del tempo, aprendosi all`innovazione nell`intreccio tra ciò che è stato e ciò che sarà.
Festeggiamo una tradizione e rinnoviamo l`alleanza tra la città, Genova, e la montagna che da sempre la protegge.
Grazie a tutte e tutti per l`invito e per l`accoglienza, ma soprattutto grazie a chi, con impegno quotidiano, custodisce questi luoghi e preserva il lavoro antico, quello che ogni giorno ci permette di avere nei nostri negozi e sulle nostre tavole i prodotti preziosi della nostra terra. ...
In questi tempi non semplici per le democrazie nel mondo si fa fatica, anche in Italia, a ricordare quanto la Resistenza e l`antifascismo siano un fondamento della nostra Repubblica.
Anche per questo, come Sindaca della Città Metropolitana, oggi sono fiera di aver inaugurato piazza Giacomo Matteotti a Montoggio e il nuovo ponte di Arvigo, a Sant’Olcese, intitolato alla memoria della staffetta partigiana Stefanina Moro.
Le vite come quelle di Giacomo Matteotti e di Stefanina Moro sono state dedicate alla libertà e alla giustizia, soprattutto alla giustizia sociale, e hanno fatto sì che la violenza e la prevaricazione non avessero la meglio nel nostro Paese. Quando c’è stato il fascismo in Italia non è successo da un momento all’altro, è stato per la tanta indifferenza delle persone. Se ci fosse stato in ognuno di noi il senso di difendere gli altri, non sarebbe successo. Quando vedete qualcosa di ingiusto dovete intervenire, in quel momento state difendendo quella persona ma anche qualcosa di più grande.
È questo il senso dell’impegno politico e il significato di intitolare questi luoghi a Giacomo Matteotti e Stefanina Moro.
Quello della città metropolitana è un territorio molto complesso e ha bisogno di attenzione, soprattutto nell’entroterra. C’è una tendenza allo spopolamento, ma ha bisogno di essere presidiato anche per prevenire fenomeni come il dissesto idrogeologico. La città metropolitana non deve perdere i servizi, ma vederli crescere e deve essere digitalizzata.
Oggi si festeggia l’impegno di diverse amministrazioni, tagliamo questi nastri e contiamo di portare a compimento tante altre opere.
In questi tempi non semplici per le democrazie nel mondo si fa fatica, anche in Italia, a ricordare quanto la Resistenza e l`antifascismo siano un fondamento della nostra Repubblica.
Anche per questo, come Sindaca della Città Metropolitana, oggi sono fiera di aver inaugurato piazza Giacomo Matteotti a Montoggio e il nuovo ponte di Arvigo, a Sant’Olcese, intitolato alla memoria della staffetta partigiana Stefanina Moro.
Le vite come quelle di Giacomo Matteotti e di Stefanina Moro sono state dedicate alla libertà e alla giustizia, soprattutto alla giustizia sociale, e hanno fatto sì che la violenza e la prevaricazione non avessero la meglio nel nostro Paese. Quando c’è stato il fascismo in Italia non è successo da un momento all’altro, è stato per la tanta indifferenza delle persone. Se ci fosse stato in ognuno di noi il senso di difendere gli altri, non sarebbe successo. Quando vedete qualcosa di ingiusto dovete intervenire, in quel momento state difendendo quella persona ma anche qualcosa di più grande.
È questo il senso dell’impegno politico e il significato di intitolare questi luoghi a Giacomo Matteotti e Stefanina Moro.
Quello della città metropolitana è un territorio molto complesso e ha bisogno di attenzione, soprattutto nell’entroterra. C’è una tendenza allo spopolamento, ma ha bisogno di essere presidiato anche per prevenire fenomeni come il dissesto idrogeologico. La città metropolitana non deve perdere i servizi, ma vederli crescere e deve essere digitalizzata.
Oggi si festeggia l’impegno di diverse amministrazioni, tagliamo questi nastri e contiamo di portare a compimento tante altre opere. ...
Oggi abbiamo inaugurato il Forte Puin, uno dei gioielli più preziosi della nostra città. Un luogo che torna a vivere grazie ai fondi PNC e al lavoro congiunto del Ministero della Cultura e del Comune di Genova.
Questo intervento, iniziato dalla precedente amministrazione, rappresenta bene lo spirito con cui vogliamo continuare: valorizzare il sistema dei nostri forti come parte viva della città, spazi di storia, natura, sostenibilità e sport.
Come per i Palazzi dei Rolli, Genova deve riscoprire il suo patrimonio e farne parte della vita quotidiana di chi la abita e di chi la visita. I forti non sono solo memoria: sono una risorsa per il tempo libero, la cultura e il benessere di tutte e tutti.
Torniamo a viverli insieme.
Oggi abbiamo inaugurato il Forte Puin, uno dei gioielli più preziosi della nostra città. Un luogo che torna a vivere grazie ai fondi PNC e al lavoro congiunto del Ministero della Cultura e del Comune di Genova.
Questo intervento, iniziato dalla precedente amministrazione, rappresenta bene lo spirito con cui vogliamo continuare: valorizzare il sistema dei nostri forti come parte viva della città, spazi di storia, natura, sostenibilità e sport.
Come per i Palazzi dei Rolli, Genova deve riscoprire il suo patrimonio e farne parte della vita quotidiana di chi la abita e di chi la visita. I forti non sono solo memoria: sono una risorsa per il tempo libero, la cultura e il benessere di tutte e tutti.
Torniamo a viverli insieme. ...
Si apre oggi la 23ª edizione del @festivalscienza. Un appuntamento che cresce ogni anno, coinvolgendo tutta la città e accogliendo 25.000 giovani da 12 regioni italiane. Genova torna a essere un punto di riferimento nazionale e internazionale per la divulgazione, l’innovazione, la curiosità.
Quando penso alla scienza, penso subito a mia sorella e alle difficoltà che ha dovuto vivere come tanti ricercatori nel nostro Paese: la ricerca per loro è una missione più che un lavoro. E penso al rischio che le grandi scoperte firmate da ricercatori italiani vengano fatte all’estero perché mancano le condizioni per farli lavorare in Italia.
Dobbiamo creare le condizioni affinché chi studia, chi ricerca, chi sogna, possa farlo qui. E possa farlo con dignità. Questo significa sostenere la ricerca pubblica, investire nella formazione, accompagnare i giovani, e soprattutto le giovani donne, verso percorsi scientifici che oggi, in Italia, vedono ancora numeri troppo bassi.
Questa è una sfida che riguarda anche la politica perché riguarda i nostri giovani: è una grande opportunità per il nostro territorio, sono posti di lavoro qualificati. E credo che sia importante che si avvicinino a questo mondo sempre più giovani e soprattutto sempre più giovani donne, perché in Italia c’è ancora una grande differenza di numeri tra ragazzi e ragazze che si dedicano a materie scientifiche. Festival come questi, vissuti in giovane età, possono dare risultati incredibili.
Genova sarà sempre al fianco della ricerca, della conoscenza, dei giovani.
Si apre oggi la 23ª edizione del @festivalscienza. Un appuntamento che cresce ogni anno, coinvolgendo tutta la città e accogliendo 25.000 giovani da 12 regioni italiane. Genova torna a essere un punto di riferimento nazionale e internazionale per la divulgazione, l’innovazione, la curiosità.
Quando penso alla scienza, penso subito a mia sorella e alle difficoltà che ha dovuto vivere come tanti ricercatori nel nostro Paese: la ricerca per loro è una missione più che un lavoro. E penso al rischio che le grandi scoperte firmate da ricercatori italiani vengano fatte all’estero perché mancano le condizioni per farli lavorare in Italia.
Dobbiamo creare le condizioni affinché chi studia, chi ricerca, chi sogna, possa farlo qui. E possa farlo con dignità. Questo significa sostenere la ricerca pubblica, investire nella formazione, accompagnare i giovani, e soprattutto le giovani donne, verso percorsi scientifici che oggi, in Italia, vedono ancora numeri troppo bassi.
Questa è una sfida che riguarda anche la politica perché riguarda i nostri giovani: è una grande opportunità per il nostro territorio, sono posti di lavoro qualificati. E credo che sia importante che si avvicinino a questo mondo sempre più giovani e soprattutto sempre più giovani donne, perché in Italia c’è ancora una grande differenza di numeri tra ragazzi e ragazze che si dedicano a materie scientifiche. Festival come questi, vissuti in giovane età, possono dare risultati incredibili.
Genova sarà sempre al fianco della ricerca, della conoscenza, dei giovani. ...
Oggi abbiamo presentato le nuove tariffe di Amt che entreranno in vigore a novembre. Se siamo stati chiamati a questo intervento non semplice è perché la politica tariffaria voluta dal centrodestra ha fallito. Ce lo dicono i numeri. È finito il tempo dei proclami e inizia quello della responsabilità. Non lavoriamo per il consenso, ma per avere un’azienda solida e pubblica. Qui sta la differenza tra governare per il consenso e governare per la città: assumersi la responsabilità di gestire i processi.
Il nostro compito ora è salvare Amt: deve essere una società che funzioni e che resti pubblica.
I nostri fari restano i giovani e le persone che sono in difficoltà economiche. Per questo abbiamo mantenuto la gratuità per tutti gli under 14 e per gli over 70 con Isee più basso.
Inoltre, dal 17 novembre introdurremo due nuove gratuità: quella notturna, per una movida più sicura, e quella domenicale, per consentire a tutte le famiglie di godersi una giornata di riposo.
Abbiamo dovuto rivedere i prezzi di alcuni abbonamenti, ma resteranno comunque al di sotto delle tariffe del 2023 e del 2022, quando si è arrivati a pagare fino a 650 euro all’anno.
Il centrodestra, con l`introduzione della gratuità, voleva portare una rivoluzione nei trasporti di questa città. L`unica cosa che ha rivoluzionato sono i conti di Amt. Ma in negativo. Genova, invece, ha diritto a un sistema di trasporto efficiente, equo ma soprattutto sostenibile.
Oggi abbiamo presentato le nuove tariffe di Amt che entreranno in vigore a novembre. Se siamo stati chiamati a questo intervento non semplice è perché la politica tariffaria voluta dal centrodestra ha fallito. Ce lo dicono i numeri. È finito il tempo dei proclami e inizia quello della responsabilità. Non lavoriamo per il consenso, ma per avere un’azienda solida e pubblica. Qui sta la differenza tra governare per il consenso e governare per la città: assumersi la responsabilità di gestire i processi.
Il nostro compito ora è salvare Amt: deve essere una società che funzioni e che resti pubblica.
I nostri fari restano i giovani e le persone che sono in difficoltà economiche. Per questo abbiamo mantenuto la gratuità per tutti gli under 14 e per gli over 70 con Isee più basso.
Inoltre, dal 17 novembre introdurremo due nuove gratuità: quella notturna, per una movida più sicura, e quella domenicale, per consentire a tutte le famiglie di godersi una giornata di riposo.
Abbiamo dovuto rivedere i prezzi di alcuni abbonamenti, ma resteranno comunque al di sotto delle tariffe del 2023 e del 2022, quando si è arrivati a pagare fino a 650 euro all’anno.
Il centrodestra, con l`introduzione della gratuità, voleva portare una rivoluzione nei trasporti di questa città. L`unica cosa che ha rivoluzionato sono i conti di Amt. Ma in negativo. Genova, invece, ha diritto a un sistema di trasporto efficiente, equo ma soprattutto sostenibile. ...
Una passerella vecchia e pericolosa non c’è più. Al suo posto, spazio per una nuova idea di città.
Grazie al lavoro di Aster, in questi giorni abbiamo completato lo smantellamento della passerella di Calata Vignoso, in Darsena. Un intervento atteso da anni, richiesto da tanti genovesi, e finalmente realizzato.
Stanno terminando gli ultimi lavori. Quella passerella, ormai fatiscente, era diventata simbolo di degrado, insicurezza e criminalità. È anche questo che abbiamo chiesto al Tavolo per la Sicurezza in Prefettura: riportare decoro e vivibilità in una zona che ha tanto da offrire, se messa in condizione di rinascere.
Stiamo già lavorando a un progetto di riqualificazione condiviso: ascolteremo residenti, pescatori, commercianti e tutte le persone che vivono e attraversano ogni giorno quest’area. L’obiettivo è restituire alla Darsena una funzione pubblica, anche in chiave turistica, culturale e sociale.
Intanto, per Natale, questo spazio sarà dedicato ai più piccoli. Giochi e attrazioni: un’anteprima del Luna Park che tornerà a Ponte Parodi. Perché vogliamo rigenerare la città anche così, togliendo spazi al degrado e restituendoli alla bellezza e alla cura.
Genova ha bisogno di sicurezza, ma anche di relazioni, presidi sociali, fiducia. Una città più giusta si costruisce iniziando da qui.
Una passerella vecchia e pericolosa non c’è più. Al suo posto, spazio per una nuova idea di città.
Grazie al lavoro di Aster, in questi giorni abbiamo completato lo smantellamento della passerella di Calata Vignoso, in Darsena. Un intervento atteso da anni, richiesto da tanti genovesi, e finalmente realizzato.
Stanno terminando gli ultimi lavori. Quella passerella, ormai fatiscente, era diventata simbolo di degrado, insicurezza e criminalità. È anche questo che abbiamo chiesto al Tavolo per la Sicurezza in Prefettura: riportare decoro e vivibilità in una zona che ha tanto da offrire, se messa in condizione di rinascere.
Stiamo già lavorando a un progetto di riqualificazione condiviso: ascolteremo residenti, pescatori, commercianti e tutte le persone che vivono e attraversano ogni giorno quest’area. L’obiettivo è restituire alla Darsena una funzione pubblica, anche in chiave turistica, culturale e sociale.
Intanto, per Natale, questo spazio sarà dedicato ai più piccoli. Giochi e attrazioni: un’anteprima del Luna Park che tornerà a Ponte Parodi. Perché vogliamo rigenerare la città anche così, togliendo spazi al degrado e restituendoli alla bellezza e alla cura.
Genova ha bisogno di sicurezza, ma anche di relazioni, presidi sociali, fiducia. Una città più giusta si costruisce iniziando da qui. ...