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silviasalis
Sindaca @comunedigenova 🏴
Commendatore della Repubblica🎖️
Atleta olimpica 🏟️
Il tema della sicurezza va affrontato in modo serio, come argomento orizzontale che si occupa di sociale, di commercio di prossimità che non deve chiudere, di illuminazione e manutenzioni della città.
Sulla sicurezza, come sul welfare, bisogna smetterla con il populismo e gli slogan, ci vuole pazienza e un patto tra generazioni politiche.
Da sindaca donna non posso non affrontare il tema della sicurezza anche dalla prospettiva femminile. La percezione di insicurezza è molto più alta per le donne: ognuna di noi ha camminato su un marciapiede guardandosi le spalle cinquanta volte finché non è arrivata a casa. Questo gli uomini non lo devono fare.
C`è un fortissimo tema culturale. Io non posso pensare che questo sia un Paese che non ha bisogno di educazione sessuale e affettiva in quello che riguarda i rapporti tra gli uomini e le donne. Il problema è anche pensare a fare un commento a una donna per strada che sta camminando da sola e si sente minacciata.
È una mentalità che va combattuta dalle istituzioni.
Se io ho un esempio negativo in casa o al lavoro, sapere che c`è un`alternativa e quello che vivo tutti i giorni è sbagliato non cambierà la società, ma inizia a cambiare me e il modo in cui guardo le cose. Magari cresco pensando che non è giusto il modo in cui mio padre tratta mia madre e che non devo ripetere quei comportamenti.
Il mio intervento oggi all`Assemblea Annuale @comuni_anci a Bologna.
Il tema della sicurezza va affrontato in modo serio, come argomento orizzontale che si occupa di sociale, di commercio di prossimità che non deve chiudere, di illuminazione e manutenzioni della città.
Sulla sicurezza, come sul welfare, bisogna smetterla con il populismo e gli slogan, ci vuole pazienza e un patto tra generazioni politiche.
Da sindaca donna non posso non affrontare il tema della sicurezza anche dalla prospettiva femminile. La percezione di insicurezza è molto più alta per le donne: ognuna di noi ha camminato su un marciapiede guardandosi le spalle cinquanta volte finché non è arrivata a casa. Questo gli uomini non lo devono fare.
C`è un fortissimo tema culturale. Io non posso pensare che questo sia un Paese che non ha bisogno di educazione sessuale e affettiva in quello che riguarda i rapporti tra gli uomini e le donne. Il problema è anche pensare a fare un commento a una donna per strada che sta camminando da sola e si sente minacciata.
È una mentalità che va combattuta dalle istituzioni.
Se io ho un esempio negativo in casa o al lavoro, sapere che c`è un`alternativa e quello che vivo tutti i giorni è sbagliato non cambierà la società, ma inizia a cambiare me e il modo in cui guardo le cose. Magari cresco pensando che non è giusto il modo in cui mio padre tratta mia madre e che non devo ripetere quei comportamenti.
Il mio intervento oggi all`Assemblea Annuale @comuni_anci a Bologna. ...
È sempre un onore e un piacere incontrare il Presidente Sergio Mattarella.
Stasera a Bologna per la Giornata Inaugurale dell`Assemblea Nazionale Anci con tante colleghe e colleghi sindaci per confrontarci sui temi più urgenti che accomunano i nostri centri urbani: giustizia sociale e contrasto a disuguaglianze e marginalità, lavoro dignitoso e sviluppo, sicurezza, mobilità sostenibile, politiche dell’abitare e sportive.
Un ringraziamento ad Anci per la costruzione di questi momenti necessari d`incontro e di confronto, per condividere buone pratiche e strumenti con cui migliorare la vita quotidiana delle cittadine e dei cittadini.
È sempre un onore e un piacere incontrare il Presidente Sergio Mattarella.
Stasera a Bologna per la Giornata Inaugurale dell`Assemblea Nazionale Anci con tante colleghe e colleghi sindaci per confrontarci sui temi più urgenti che accomunano i nostri centri urbani: giustizia sociale e contrasto a disuguaglianze e marginalità, lavoro dignitoso e sviluppo, sicurezza, mobilità sostenibile, politiche dell’abitare e sportive.
Un ringraziamento ad Anci per la costruzione di questi momenti necessari d`incontro e di confronto, per condividere buone pratiche e strumenti con cui migliorare la vita quotidiana delle cittadine e dei cittadini. ...
Buon compleanno partigiana Rossella! Oggi sono andata a Perugia per festeggiare i cento anni di una grande donna genovese e una grande resistente: Mirella Alloisio.
Grazie a lei, la mappa delle mine nel porto di Genova, rubata in Capitaneria dalle Squadre di azione patriottica, arrivò al comando regionale del Comitato di Liberazione Nazionale. Uno dei gesti fondamentali che hanno permesso a Genova di liberarsi da sola dai tedeschi.
All`epoca, Mirella aveva solo diciassette anni, un momento della vita nel quale la storia le chiese di schierarsi: se girarsi dall’altra parte o rischiare la vita. Scelse di rischiare la vita e di farlo per noi, e da allora non ha più smesso di impegnarsi per i diritti delle donne, dei più deboli.
Lo scorso 12 ottobre le abbiamo dato il Grifo. Oggi siamo andati a festeggiarla dove ora vive con la sua famiglia. E ringrazio la sindaca di Perugia @vittoria_ferdinandi per la splendida accoglienza.
Chi si occupa di politica dovrebbe prendere come esempio quello che Mirella ha fatto per il nostro Paese, anche come gesto di responsabilità nei confronti delle generazioni future.
È un momento difficile per questo Paese: vediamo giovani che cantano canzoni fasciste ed esponenti politici che si fanno foto nostalgiche. Dobbiamo sempre ricordare che se è consentito questo atteggiamento imbecille è perché c’è stato chi ha liberato l’Italia da una dittatura, portando alla stesura di una Costituzione che l’ha resa un Paese democratico nel quale anche gli imbecilli possono esprimersi.
@anpinazionale
Buon compleanno partigiana Rossella! Oggi sono andata a Perugia per festeggiare i cento anni di una grande donna genovese e una grande resistente: Mirella Alloisio.
Grazie a lei, la mappa delle mine nel porto di Genova, rubata in Capitaneria dalle Squadre di azione patriottica, arrivò al comando regionale del Comitato di Liberazione Nazionale. Uno dei gesti fondamentali che hanno permesso a Genova di liberarsi da sola dai tedeschi.
All`epoca, Mirella aveva solo diciassette anni, un momento della vita nel quale la storia le chiese di schierarsi: se girarsi dall’altra parte o rischiare la vita. Scelse di rischiare la vita e di farlo per noi, e da allora non ha più smesso di impegnarsi per i diritti delle donne, dei più deboli.
Lo scorso 12 ottobre le abbiamo dato il Grifo. Oggi siamo andati a festeggiarla dove ora vive con la sua famiglia. E ringrazio la sindaca di Perugia @vittoria_ferdinandi per la splendida accoglienza.
Chi si occupa di politica dovrebbe prendere come esempio quello che Mirella ha fatto per il nostro Paese, anche come gesto di responsabilità nei confronti delle generazioni future.
È un momento difficile per questo Paese: vediamo giovani che cantano canzoni fasciste ed esponenti politici che si fanno foto nostalgiche. Dobbiamo sempre ricordare che se è consentito questo atteggiamento imbecille è perché c’è stato chi ha liberato l’Italia da una dittatura, portando alla stesura di una Costituzione che l’ha resa un Paese democratico nel quale anche gli imbecilli possono esprimersi.
@anpinazionale ...
Rubo solo un minuto alle vostre giornate per un annuncio di cui sono molto felice: quest’anno festeggiamo Capodanno con un grande concerto dei @pinguini_tattici_nucleari in Piazza della Vittoria.
Salutiamo il 2025 e diamo il benvenuto al 2026 divertendoci insieme, con tutte le genovesi e tutti i genovesi che rimangono in città, con le turiste e i turisti che scelgono Genova per iniziare l’anno nuovo.
Vi aspettiamo numerosi il 31 dicembre in piazza!
Rubo solo un minuto alle vostre giornate per un annuncio di cui sono molto felice: quest’anno festeggiamo Capodanno con un grande concerto dei @pinguini_tattici_nucleari in Piazza della Vittoria.
Salutiamo il 2025 e diamo il benvenuto al 2026 divertendoci insieme, con tutte le genovesi e tutti i genovesi che rimangono in città, con le turiste e i turisti che scelgono Genova per iniziare l’anno nuovo.
Vi aspettiamo numerosi il 31 dicembre in piazza! ...
Ecovan è un servizio gratuito di Amiu che ci permette di smaltire in sicurezza tutto ciò che non va nei cassonetti. Pile scariche, lampadine rotte, olio esausti, elettrodomestici non funzionanti e piccoli ingombranti.
Tutto questo (e tanto altro) può essere portato all’Ecovan, un servizio gratuito di Amiu che ci permette di smaltire in sicurezza tutto ciò che non va nei cassonetti.
Io l’ho fatto a Quinto, vicino a casa mia. Ma a Genova ci sono 60 piazze dove poterlo fare. E le trovate tutte sul sito di Amiu. È un gesto semplice, ma importante per sostenere l’economia circolare a Genova, per proteggere l’ambiente, perché molti di questi rifiuti, se smaltiti male, possono essere pericolosi.
Come amministrazione siamo consapevoli dell’attuale complessa situazione della raccolta rifiuti a Genova e dobbiamo fare il massimo per migliorarla. Ma anche tutte le cittadine e tutti i cittadini, con piccoli gesti quotidiani come questo, possono aiutarci a farlo.
Ecovan è un servizio gratuito di Amiu che ci permette di smaltire in sicurezza tutto ciò che non va nei cassonetti. Pile scariche, lampadine rotte, olio esausti, elettrodomestici non funzionanti e piccoli ingombranti.
Tutto questo (e tanto altro) può essere portato all’Ecovan, un servizio gratuito di Amiu che ci permette di smaltire in sicurezza tutto ciò che non va nei cassonetti.
Io l’ho fatto a Quinto, vicino a casa mia. Ma a Genova ci sono 60 piazze dove poterlo fare. E le trovate tutte sul sito di Amiu. È un gesto semplice, ma importante per sostenere l’economia circolare a Genova, per proteggere l’ambiente, perché molti di questi rifiuti, se smaltiti male, possono essere pericolosi.
Come amministrazione siamo consapevoli dell’attuale complessa situazione della raccolta rifiuti a Genova e dobbiamo fare il massimo per migliorarla. Ma anche tutte le cittadine e tutti i cittadini, con piccoli gesti quotidiani come questo, possono aiutarci a farlo. ...
Ieri si è svolta la prima Giunta itinerante di questa nuova amministrazione. Una giornata interamente dedicata al Municipio Ponente: incontri, confronto, sopralluoghi, progetti in corso e nuove esigenze da accogliere.
Insieme agli assessori comunali, ai tecnici e agli amministratori municipali abbiamo toccato con mano le criticità e le potenzialità di questo territorio, con l’unico modo in cui credo si possa amministrare davvero una città: stando sul territorio, ascoltando le persone, facendo squadra con chi ogni giorno se ne prende cura.
Ogni sopralluogo, ogni testimonianza raccolta, ogni presidio visitato racconta un pezzo di Genova che ha bisogno di essere ascoltato, valorizzato, incluso.
Portare l’amministrazione nei quartieri non è solo un gesto simbolico.�La maggior presenza sul territorio, l’ascolto dei cittadini e il coinvolgimento massimo dei Municipi sono al centro della nostra azione politica. È un metodo, una visione, un impegno concreto: quello di una città che ricuce il dialogo tra centro e periferie, tra Comune e Municipi, tra istituzioni e comunità.
Le Giunte itineranti continueranno nelle prossime settimane e nei prossimi mesi perché tutti i territori meritano attenzione, presenza e risposte.
Ieri si è svolta la prima Giunta itinerante di questa nuova amministrazione. Una giornata interamente dedicata al Municipio Ponente: incontri, confronto, sopralluoghi, progetti in corso e nuove esigenze da accogliere.
Insieme agli assessori comunali, ai tecnici e agli amministratori municipali abbiamo toccato con mano le criticità e le potenzialità di questo territorio, con l’unico modo in cui credo si possa amministrare davvero una città: stando sul territorio, ascoltando le persone, facendo squadra con chi ogni giorno se ne prende cura.
Ogni sopralluogo, ogni testimonianza raccolta, ogni presidio visitato racconta un pezzo di Genova che ha bisogno di essere ascoltato, valorizzato, incluso.
Portare l’amministrazione nei quartieri non è solo un gesto simbolico.�La maggior presenza sul territorio, l’ascolto dei cittadini e il coinvolgimento massimo dei Municipi sono al centro della nostra azione politica. È un metodo, una visione, un impegno concreto: quello di una città che ricuce il dialogo tra centro e periferie, tra Comune e Municipi, tra istituzioni e comunità.
Le Giunte itineranti continueranno nelle prossime settimane e nei prossimi mesi perché tutti i territori meritano attenzione, presenza e risposte. ...
È un dato di fatto che nella nostra società c`è ipersessualizzazione, ed è proprio per questo che serve un`educazione affettiva e sessuale nelle scuole: è dimostrato come avere un`educazione in questo campo aiuti a commettere meno errori.
I femminicidi aumentano, si tratta di un argomento complesso e non va banalizzato, però parto da un osservatorio personale: ogni giorno sui miei social ricevo insulti violenti e sessisti. Un signore che nelle foto ha in braccio sua figlia, con nome e cognome, c`è anche scritto dove lavora, sotto un mio post ha scritto: "sei proprio una gran p*****a". Non mi ha scritto "incapace", perché alle donne dici p*****a, non incapace.
Ancora, sotto a un post del Teatro Carlo Felice, un utente scrive che "si vede che suono il flauto", chissà a cosa fa riferimento. Non so se a un sindaco uomo farebbero le stesse battute. Come non so se a un candidato sindaco uomo in campagna elettorale avrebbero postato le sue foto in bikini, perché anche quella è una forma di violenza.
E ancora, un altro uomo con nome e cognome scrive "pensasse a prendere un po` di belino le calmerebbe i nervi". Questa è la società nella quale ci muoviamo e se il centrodestra a Genova e in Italia sostiene che in questa società non serve un`educazione affettiva e sessuale sono molto lontani dalla realtà.
È un dato di fatto che nella nostra società c`è ipersessualizzazione, ed è proprio per questo che serve un`educazione affettiva e sessuale nelle scuole: è dimostrato come avere un`educazione in questo campo aiuti a commettere meno errori.
I femminicidi aumentano, si tratta di un argomento complesso e non va banalizzato, però parto da un osservatorio personale: ogni giorno sui miei social ricevo insulti violenti e sessisti. Un signore che nelle foto ha in braccio sua figlia, con nome e cognome, c`è anche scritto dove lavora, sotto un mio post ha scritto: "sei proprio una gran p*****a". Non mi ha scritto "incapace", perché alle donne dici p*****a, non incapace.
Ancora, sotto a un post del Teatro Carlo Felice, un utente scrive che "si vede che suono il flauto", chissà a cosa fa riferimento. Non so se a un sindaco uomo farebbero le stesse battute. Come non so se a un candidato sindaco uomo in campagna elettorale avrebbero postato le sue foto in bikini, perché anche quella è una forma di violenza.
E ancora, un altro uomo con nome e cognome scrive "pensasse a prendere un po` di belino le calmerebbe i nervi". Questa è la società nella quale ci muoviamo e se il centrodestra a Genova e in Italia sostiene che in questa società non serve un`educazione affettiva e sessuale sono molto lontani dalla realtà. ...
Questa mattina, insieme all’Assessore ai Lavori Pubblici Massimo Ferrante, al Console d’Albania Giuseppe Durazzo, al Presidente del Municipio III Fabrizio Ivaldi e a tutte le autorità presenti, ho partecipato alla cerimonia in ricordo delle vittime dell’alluvione del 2011 e del 2014.
Un momento di ricordo, accanto alle famiglie, per onorare la memoria di chi ha perso la vita e rinnovare il nostro impegno perché simili tragedie non si ripetano mai più.
Abbiamo deposto una corona presso la targa all’incrocio tra Corso Sardegna e Corso De Stefanis e reso omaggio ad Antonio Campanella, vittima dell’alluvione del 2014, in Borgo Incrociati.
Due minuti di silenzio. Due luoghi simbolo. Due ferite ancora vive nel cuore della città.
Genova ha conosciuto il dolore e la forza di rialzarsi. Oggi, quel dolore resta parte della nostra memoria collettiva. E da lì riparte il dovere istituzionale di costruire una città più sicura, più giusta.
Questa mattina, insieme all’Assessore ai Lavori Pubblici Massimo Ferrante, al Console d’Albania Giuseppe Durazzo, al Presidente del Municipio III Fabrizio Ivaldi e a tutte le autorità presenti, ho partecipato alla cerimonia in ricordo delle vittime dell’alluvione del 2011 e del 2014.
Un momento di ricordo, accanto alle famiglie, per onorare la memoria di chi ha perso la vita e rinnovare il nostro impegno perché simili tragedie non si ripetano mai più.
Abbiamo deposto una corona presso la targa all’incrocio tra Corso Sardegna e Corso De Stefanis e reso omaggio ad Antonio Campanella, vittima dell’alluvione del 2014, in Borgo Incrociati.
Due minuti di silenzio. Due luoghi simbolo. Due ferite ancora vive nel cuore della città.
Genova ha conosciuto il dolore e la forza di rialzarsi. Oggi, quel dolore resta parte della nostra memoria collettiva. E da lì riparte il dovere istituzionale di costruire una città più sicura, più giusta. ...