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silviasalis
Sindaca @comunedigenova 🏴
Commendatore della Repubblica🎖️
Ambasciatrice di Genova 🏴
Atleta olimpica
Buon Ferragosto da Eugi e da noi ☀️!
Buon Ferragosto da Eugi e da noi ☀️! ...
Alle ore 11:36 di martedì 14 agosto 2018, sette anni fa, il crollo del Ponte Morandi colpiva Genova all`improvviso.
43 persone perdevano la vita.
È difficile trovare le parole in questa ricorrenza, probabilmente non ce ne sono di adeguate, non ce ne sono di non banali. Dobbiamo impegnarci a mantenere viva la memoria di una ferita che non si rimarginerà mai, come ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Come penso tutti noi, di quel 14 agosto ricordo una serie di telefonate alle persone care e, nell’attesa che rispondessero, la paura di non sentir la loro voce. È una ferita per tutta la città, ma è una ferita inimmaginabile per chi non ha sentito una voce rispondere dall`altra parte del telefono.
Siamo vicini alle famiglie delle vittime, al loro dolore; anche per questo vogliamo impegnarci a portare avanti il Memoriale, a riempirlo di vita, di cultura, a fare in modo che le scuole e gli studenti lo vivano come una tappa fissa del loro percorso educativo.
Come istituzione non posso che chiedere scusa a chi da tempo aspetta risposte dalla giustizia; un tempo che acuisce il dolore di chi ha perso un familiare, un amico, un conoscente. La memoria non è un peso da portare da soli, è una responsabilità collettiva. Come sindaca di Genova, con la mia giunta, ci impegniamo a portare avanti questa memoria.
Una memoria che produca pensiero critico, riflessioni, che non faccia mai mancare la voglia di pretendere cura e attenzione dalle istituzioni, a porre domande anche scomode, alle quali abbiamo il dovere di rispondere con la massima onestà e responsabilità.
Alle ore 11:36 di martedì 14 agosto 2018, sette anni fa, il crollo del Ponte Morandi colpiva Genova all`improvviso.
43 persone perdevano la vita.
È difficile trovare le parole in questa ricorrenza, probabilmente non ce ne sono di adeguate, non ce ne sono di non banali. Dobbiamo impegnarci a mantenere viva la memoria di una ferita che non si rimarginerà mai, come ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Come penso tutti noi, di quel 14 agosto ricordo una serie di telefonate alle persone care e, nell’attesa che rispondessero, la paura di non sentir la loro voce. È una ferita per tutta la città, ma è una ferita inimmaginabile per chi non ha sentito una voce rispondere dall`altra parte del telefono.
Siamo vicini alle famiglie delle vittime, al loro dolore; anche per questo vogliamo impegnarci a portare avanti il Memoriale, a riempirlo di vita, di cultura, a fare in modo che le scuole e gli studenti lo vivano come una tappa fissa del loro percorso educativo.
Come istituzione non posso che chiedere scusa a chi da tempo aspetta risposte dalla giustizia; un tempo che acuisce il dolore di chi ha perso un familiare, un amico, un conoscente. La memoria non è un peso da portare da soli, è una responsabilità collettiva. Come sindaca di Genova, con la mia giunta, ci impegniamo a portare avanti questa memoria.
Una memoria che produca pensiero critico, riflessioni, che non faccia mai mancare la voglia di pretendere cura e attenzione dalle istituzioni, a porre domande anche scomode, alle quali abbiamo il dovere di rispondere con la massima onestà e responsabilità. ...
“A Sant’Anna hanno perso la possibilità di crescere, amare, studiare, viaggiare e sognare 130 bambini. E con loro altre 430 persone, come la famiglia Scalèro che si era rifugiata qui, venendo proprio da Genova. 560 anime disarmate, vittime di un attacco disumano da parte dei nazisti e di alcuni collaborazionisti italiani: non fu una rappresaglia e meno che mai una battaglia, fu una strage. Una barbarie che 81 anni fa segnò in modo indelebile la nostra storia. Un crimine che non ha nome, che non può trovare spiegazioni, se non in quella follia cieca e assolutista che il nazifascismo imponeva.
La memoria della Resistenza è la nostra memoria, è la memoria di chi ha lottato per sconfiggere il fascismo e il nazismo. Com’è cominciato quell’orrore? Non con i carri armati o le bombe. Con le parole. È cominciato con il consenso di alcuni, ma soprattutto con l’indifferenza degli altri. Molti si girarono dall’altra parte, non tutti certo, e tanti pagarono un prezzo altissimo per questo, ma molti si piegarono o si abituarono. Il fascismo si nutrì di questo silenzio.
La Resistenza non è un capitolo chiuso: la Resistenza è un muscolo. Ai ragazzi vorrei dire: leggete, informatevi, incrociate le informazioni per distinguere il falso dal vero o ancora peggio dal verosimile, non lasciate che vi tolgano la capacità critica, il dubbio. Il dubbio è la cintura di sicurezza della democrazia. Chi vi dice che tutto è semplice, che c’è un nemico in agguato, che basta un ‘noi’ contro ‘loro’, non vi sta spiegando il mondo: ve lo sta restringendo. Imparate a dire no. Chiedo ai giovani: siate partigiani della complessità. Chiedo agli adulti: siate affidabili. Chiedo alla politica: siate all’altezza”.
Con queste parole, a 81 anni dall’eccidio del 12 agosto 1944, stamattina ho tenuto l’orazione ufficiale a Sant’Anna di Stazzema per commemorare le 560 vittime trucidate dai nazifascisti.
Ricordare è un’azione che appartiene alla mente.
Non dimenticare appartiene anche al cuore.
Facciamo entrambe le cose.
“A Sant’Anna hanno perso la possibilità di crescere, amare, studiare, viaggiare e sognare 130 bambini. E con loro altre 430 persone, come la famiglia Scalèro che si era rifugiata qui, venendo proprio da Genova. 560 anime disarmate, vittime di un attacco disumano da parte dei nazisti e di alcuni collaborazionisti italiani: non fu una rappresaglia e meno che mai una battaglia, fu una strage. Una barbarie che 81 anni fa segnò in modo indelebile la nostra storia. Un crimine che non ha nome, che non può trovare spiegazioni, se non in quella follia cieca e assolutista che il nazifascismo imponeva.
La memoria della Resistenza è la nostra memoria, è la memoria di chi ha lottato per sconfiggere il fascismo e il nazismo. Com’è cominciato quell’orrore? Non con i carri armati o le bombe. Con le parole. È cominciato con il consenso di alcuni, ma soprattutto con l’indifferenza degli altri. Molti si girarono dall’altra parte, non tutti certo, e tanti pagarono un prezzo altissimo per questo, ma molti si piegarono o si abituarono. Il fascismo si nutrì di questo silenzio.
La Resistenza non è un capitolo chiuso: la Resistenza è un muscolo. Ai ragazzi vorrei dire: leggete, informatevi, incrociate le informazioni per distinguere il falso dal vero o ancora peggio dal verosimile, non lasciate che vi tolgano la capacità critica, il dubbio. Il dubbio è la cintura di sicurezza della democrazia. Chi vi dice che tutto è semplice, che c’è un nemico in agguato, che basta un ‘noi’ contro ‘loro’, non vi sta spiegando il mondo: ve lo sta restringendo. Imparate a dire no. Chiedo ai giovani: siate partigiani della complessità. Chiedo agli adulti: siate affidabili. Chiedo alla politica: siate all’altezza”.
Con queste parole, a 81 anni dall’eccidio del 12 agosto 1944, stamattina ho tenuto l’orazione ufficiale a Sant’Anna di Stazzema per commemorare le 560 vittime trucidate dai nazifascisti.
Ricordare è un’azione che appartiene alla mente.
Non dimenticare appartiene anche al cuore.
Facciamo entrambe le cose. ...
Oggi 11 agosto Villa Gentile riapre al pubblico. I lavori di ripristino della pista di atletica sono stati completati.
Ho fatto l’ultimo sopralluogo con il presidente della Fidal Liguria, Carlo Rosiello, e finalmente atlete, atleti e appassionati potranno tornare ad allenarsi qui, dove anche io ho mosso i primi passi da martellista. Questo impianto per me ha un forte valore sentimentale, mio padre Eugenio ne è stato il custode per tanti anni: io vivevo qui e ho compreso in fretta quanto questo impianto sia importante per Genova e la sua comunità.
Crescendo in un impianto sportivo, capisci qual è il suo valore sociale, il suo ruolo per la collettività. Non vediamo l’ora di rivedervi qui a correre, marciare, saltare e lanciare.
Dall’11 al 14 agosto l’impianto sarà aperto dalle 17 alle 20, mentre dal lunedì successivo, il 18, gli orari di apertura saranno dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, e al sabato dalle 8 alle 12.
Gli ultimi lavori di manutenzione ordinaria finiranno entro il 24 agosto e nelle prossime settimane arriverà l’omologazione della Fidal, che ha già inserito due gare nel calendario di settembre.
Continuiamo a lavorare per un obiettivo semplice quanto fondamentale: lo sport deve essere un diritto accessibile a tutte e tutti. Vogliamo realizzarlo.
Oggi 11 agosto Villa Gentile riapre al pubblico. I lavori di ripristino della pista di atletica sono stati completati.
Ho fatto l’ultimo sopralluogo con il presidente della Fidal Liguria, Carlo Rosiello, e finalmente atlete, atleti e appassionati potranno tornare ad allenarsi qui, dove anche io ho mosso i primi passi da martellista. Questo impianto per me ha un forte valore sentimentale, mio padre Eugenio ne è stato il custode per tanti anni: io vivevo qui e ho compreso in fretta quanto questo impianto sia importante per Genova e la sua comunità.
Crescendo in un impianto sportivo, capisci qual è il suo valore sociale, il suo ruolo per la collettività. Non vediamo l’ora di rivedervi qui a correre, marciare, saltare e lanciare.
Dall’11 al 14 agosto l’impianto sarà aperto dalle 17 alle 20, mentre dal lunedì successivo, il 18, gli orari di apertura saranno dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, e al sabato dalle 8 alle 12.
Gli ultimi lavori di manutenzione ordinaria finiranno entro il 24 agosto e nelle prossime settimane arriverà l’omologazione della Fidal, che ha già inserito due gare nel calendario di settembre.
Continuiamo a lavorare per un obiettivo semplice quanto fondamentale: lo sport deve essere un diritto accessibile a tutte e tutti. Vogliamo realizzarlo. ...
Questa mattina ho voluto ringraziare di persona le operatrici e gli operatori delle centrali del 118 e del NUE 112 all’Ospedale San Martino. Un gesto semplice, ma doveroso verso chi ogni giorno protegge la vita delle persone con competenza e umanità.
Con l’assessora Cristina Lodi e il professor Paolo Cremonesi abbiamo condiviso l’impegno del Comune per rafforzare i servizi sociosanitari, a partire dall’assistenza domiciliare per le persone più fragili.
Durante la visita è emersa anche l’importanza di un collegamento più stretto tra il 112 e la Protezione civile, soprattutto in occasione di allerte meteo: integrare i sistemi significa essere più pronti e più vicini.
Siamo a conoscenza del progetto regionale di riorganizzazione del 118. Non è competenza del Comune, ma seguiremo il percorso con attenzione, con l’obiettivo di garantire un servizio ancora più efficace e valorizzare chi lavora ogni giorno per la sicurezza di tutte e tutti.
Genova ha bisogno di prossimità, di cura, di comunità.
Questa mattina ho voluto ringraziare di persona le operatrici e gli operatori delle centrali del 118 e del NUE 112 all’Ospedale San Martino. Un gesto semplice, ma doveroso verso chi ogni giorno protegge la vita delle persone con competenza e umanità.
Con l’assessora Cristina Lodi e il professor Paolo Cremonesi abbiamo condiviso l’impegno del Comune per rafforzare i servizi sociosanitari, a partire dall’assistenza domiciliare per le persone più fragili.
Durante la visita è emersa anche l’importanza di un collegamento più stretto tra il 112 e la Protezione civile, soprattutto in occasione di allerte meteo: integrare i sistemi significa essere più pronti e più vicini.
Siamo a conoscenza del progetto regionale di riorganizzazione del 118. Non è competenza del Comune, ma seguiremo il percorso con attenzione, con l’obiettivo di garantire un servizio ancora più efficace e valorizzare chi lavora ogni giorno per la sicurezza di tutte e tutti.
Genova ha bisogno di prossimità, di cura, di comunità. ...
Oggi a Roma abbiamo avuto un incontro proficuo e concreto col Ministro Salvini e i tecnici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Un incontro positivo nel quale abbiamo ribadito la nostra volontà a non procedere con il progetto dello Skymetro, ma abbiamo confermato la nostra volontà a partecipare al bando del prossimo anno con un nuovo progetto, meno impattante e più efficace, per la Val Bisagno.
Ringrazio il Ministro perché ci ha concordato la possibilità di non restituire il denaro pubblico già speso in progettazione, e lo ringrazio anche per la volontà di organizzare a breve un tavolo con ASPI e tutte le parti coinvolte per approfondire i temi che sono legati al tunnel subportuale e a quei ristori che Genova aspetta e deve avere.
Un trasporto pubblico efficace e funzionante è un diritto per tutte e tutti i genovesi. Lavoriamo per garantirlo, senza lasciare nessuno indietro.
Oggi a Roma abbiamo avuto un incontro proficuo e concreto col Ministro Salvini e i tecnici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Un incontro positivo nel quale abbiamo ribadito la nostra volontà a non procedere con il progetto dello Skymetro, ma abbiamo confermato la nostra volontà a partecipare al bando del prossimo anno con un nuovo progetto, meno impattante e più efficace, per la Val Bisagno.
Ringrazio il Ministro perché ci ha concordato la possibilità di non restituire il denaro pubblico già speso in progettazione, e lo ringrazio anche per la volontà di organizzare a breve un tavolo con ASPI e tutte le parti coinvolte per approfondire i temi che sono legati al tunnel subportuale e a quei ristori che Genova aspetta e deve avere.
Un trasporto pubblico efficace e funzionante è un diritto per tutte e tutti i genovesi. Lavoriamo per garantirlo, senza lasciare nessuno indietro. ...
Il tunnel subportuale è passato da un costo di 700 milioni a oltre 1,1 miliardi. E per coprire questi costi aggiuntivi, Autostrade per l’Italia propone di tagliare gli altri interventi previsti dall’accordo di risarcimento dopo il crollo del Morandi.
Stiamo parlando di opere fondamentali, come la messa in sicurezza di viadotti e impalcati. In una città con 620 ponti, è una decisione non condivisibile, che non possiamo accettare.
Ho già scritto all’amministratore delegato di ASPI, ho chiesto l’apertura di un tavolo tecnico e domani affronterò questo tema con il ministro Salvini. Perché la sicurezza dei genovesi viene prima di tutto. E Genova non farà nessun passo indietro.
Il tunnel subportuale è passato da un costo di 700 milioni a oltre 1,1 miliardi. E per coprire questi costi aggiuntivi, Autostrade per l’Italia propone di tagliare gli altri interventi previsti dall’accordo di risarcimento dopo il crollo del Morandi.
Stiamo parlando di opere fondamentali, come la messa in sicurezza di viadotti e impalcati. In una città con 620 ponti, è una decisione non condivisibile, che non possiamo accettare.
Ho già scritto all’amministratore delegato di ASPI, ho chiesto l’apertura di un tavolo tecnico e domani affronterò questo tema con il ministro Salvini. Perché la sicurezza dei genovesi viene prima di tutto. E Genova non farà nessun passo indietro. ...
Questa mattina ho incontrato i vertici di Confindustria Genova, il Presidente Fabrizio Ferrari e il Direttore Generale Guido Conforti.
Un confronto schietto e necessario sul futuro del lavoro, dell’industria e dell’innovazione nella nostra città. Genova ha eccellenze da valorizzare, giovani da trattenere, università da connettere sempre di più al mondo del lavoro.
Abbiamo parlato anche dell’area ex-ILVA: serve visione, responsabilità e una progettazione che porti buon lavoro, non solo cantieri.
Solo insieme possiamo costruire una Genova che non lascia indietro nessuno.
Questa mattina ho incontrato i vertici di Confindustria Genova, il Presidente Fabrizio Ferrari e il Direttore Generale Guido Conforti.
Un confronto schietto e necessario sul futuro del lavoro, dell’industria e dell’innovazione nella nostra città. Genova ha eccellenze da valorizzare, giovani da trattenere, università da connettere sempre di più al mondo del lavoro.
Abbiamo parlato anche dell’area ex-ILVA: serve visione, responsabilità e una progettazione che porti buon lavoro, non solo cantieri.
Solo insieme possiamo costruire una Genova che non lascia indietro nessuno. ...